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Di Battista la vede così: “Il prossimo Presidente della Repubblica sarà Mario Draghi”

Alessandro Di Battista

Di Battista vede un Mario Draghi "fuggitivo" dalle grane di governo come prossimo Presidente della Repubblica ed un Cav ormai sul viale del tramonto

A Di Martedì su La7 Alessandro Di Battista ha fatto capire, anche se con formula elusiva, che lui ne è certo e che lui la faccenda del Colle la vede così: “Il prossimo Presidente della Repubblica sarà Mario Draghi”. L’ex pentastellato in cerca di identità ha poi sentenziato come l’attuale premier scapperà al Quirinale “come Vittorio Emanuele III”, magari dimenticando in peccato di venia che il sunnominato sovrano semmai scappò “dal” e non “al” Quirinale, ma è fuffa interpretabile a clessidra che Dibba, da sempre il più “studiato” del fu bigoncio grillino, gestisce bene da sempre. 

Di Battista vede Mario Draghi Presidente e Silvio Berlusconi sul viale del tramonto

Ad ogni modo ha spiegato Di Battista: “Forse sbaglierò, ma il prossimo Presidente della Repubblica sarà Mario Draghi“. E l’uomo leit motiv del momento, Silvio Berlusconi? Li Di Battista ha calato la mannaia: “Berlusconi non sarà Presidente. È entrato in politica per non finire in galera. È sul viale del tramonto politico”. 

Alessandro Di Battista stronca il Cav, accusa gli ex del M5S e vede Mario Draghi Presidente

Poi, istradato su un tema a lui carissimo, ha incalzato: “Per molti Silvio Berlusconi era un politico finito, ma la verità è che sta governando, è stato riportato al governo per me anche da quella scelta scellerata del M5S di sostenere il governo Draghi”. E ancora: “In questo paese Berlusconi, condannato per frode fiscale, può fare il Capo dello Stato. Il messaggio che si lancia agli italiani con la sua candidatura, di una persona che ha finanziato Cosa Nostra, per me è veramente devastante”. 

La disamina di Di Battista che vede Draghi Presidente della Repubblica e Meloni e Salvini infiacchiti dall’opzione Berlusconi

Poi la disamina, che nel “Dibbamood” non deve mai mancare: “Secondo me indebolisce politicamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini, i quali l’hanno accettata forse per rispetto nei confronti dell’anziano alleato ma anche per timore che possa spaccare il fronte del centrodestra magari sostenendo Mario Draghi, come per me succederà”. E in chiosa: “È avvilente parlare ancora di Berlusconi e questo perché non sarà presidente della Repubblica”.