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Di Maio guarda alla Francia "Anche noi deficit al 2,8%"

Di Maio sul deficit francese

Anche l'Italia è un Paese sovrano, ha commentato il ministro, e deve poter spendere i soldi a favore dei cittadini.

Il governo francese ha confermato una misura finanziaria fortemente voluta dal Presidente Emmanuel Macron. Un taglio delle tasse pari a 24,8 miliardi di euro per il 2019, per dare impulso all’economia e creare nuovi posti di lavoro. La manovra sarà possibile grazie a un aumento del deficit dal 2,6 al 2,8%. La differenza rispetto all’Italia non è sfuggita al ministro del Mise Luigi Di Maio. “La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia”, ha commentato sui social.

Il post di Di Maio

Il dibattito sul deficit

Con l’avvicinarsi delle scadenze sulla legge di bilancio, si fa più acceso il dibattito sul deficit. La percentuale imposta dall’Europa è dell’1,6%, difesa dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. I parametri dell’Unione prevedono un rapporto deficit/Pil in costante diminuzione e tendente al pareggio del bilancio. Ma tra i leader di Palazzo Chigi non manca chi auspica di arrivare al 2%, se non addirittura oltre. Altre voci si levano a favore di un compromesso che arrivi all’1,8/1,9%, ma senza toccare la “soglia psicologica” del 2. Fonti di governo assicurano che, in ogni caso, la percentuale garantirà la discesa del deficit e il miglioramento (o, almeno, il non peggioramento) del saldo strutturale.

Proseguono, intanto, gli incontri a Palazzo Chigi per il varo della legge. Nel pomeriggio del 24 settembre, il Ragioniere generale di Stato Daniele Franco ha incontrato il ministro Tria per la riunione del Nadef, la Nota di aggiornamento del Def.

Di Maio, Macron e il reddito universale

Già il 13 settembre Di Maio ha guardato alla Francia con favore. Dopo i duri scontri in materia di immigrazione e accoglienza, il ministro ha visto in Macron un alleato, in particolare per quanto riguarda il “reddito universale” proposto dal presidente francese. “Sono contento che Macron abbia deciso di seguire la linea che il Movimento ha iniziato a tracciare, annunciando l’istituzione del reddito di cittadinanza anche in Francia. Lui lo farà nel 2020, noi lo metteremo il prossimo mese nella legge di bilancio”, ha assicurato.

Il post su Macron e il reddito universale