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Dipendenza da smartphone: vietati nei ristoranti di New York

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Sempre più ristoranti di New York vietano l'utilizzo dello smartphone a tavola. Gli chef sono stanchi di clienti presi dalle chat e non dal cibo.

Sempre più ristoranti nella Grande Mela vietano l’utilizzo degli smartphone a tavola. In alcuni ristoranti il cellulare è completamente bandito, mentre in altri si utilizzano stratagemmi per convincere la clientela che fare due chiacchiere con il commensale è preferibile ad un chat o ad un video su Youtube. All’Hearth di Marco Canora, locale di ispirazione italiana, sulla tavola c’è una scatola dove è possibile riporre il telefonino per tutta la durata del pasto. Tante le persone entusiaste, mentre altri non capiscono il senso dell’iniziativa.

Smartphone bannati a tavola

Che lo smartphone crei una vera e propria dipendenza è ormai evidente e letteralmente sotto gli occhi di tutti. Sempre più persone non riescono infatti a staccarsi autonomamente dal cellulare, che stiano alla guida di un’auto o attraversando a piedi la strada. Gli smombie (smartphone zombie) sono ormai ovunque, e solo ultimamente ci si comincia a rendere conto del problema. In attesa che la Apple (su pressione degli investitori) aggiorni il suo sistema operativo in maniera tale che quantifichi quanto tempo un utente passa a guardare lo schermo dell’iPhone, qualcuno comincia a correre ai ripari.

Marco Canora, proprietario di Hearth, ristorante di ispirazione italiana nell’East Village (New York), era stanco infatti di vedere i propri clienti seduti a tavola muti, completamente presi da chat o video su Youtube. Atteggiamento che non permette nemmeno di assaporare a pieno le pietanze servite, oltre a creare nel locale un clima totalmente alienante. Lo chef ha quindi pensato di dotare ogni tavola oltre che di forchette, coltelli e bicchieri anche di una scatola in metallo dove i commensali possono riporre lo smartphone per tutta la durata del pranzo o della cena.

All’Hearth l’uso del cellulare non è completamente vietato ma caldamente consigliato. Chi sfrutta questa occasione, assicura il proprietario del ristorante, si è ritrovato però piacevolmente stupito per la sensazione provata. Marito e moglie tornano infatti a parlare del più e del meno, mentre i bambini invece di stare incollati davanti ad un video o un videogioco interagiscono con i più grandi o al massimo si mettono a disegnare sui tovaglioli di carta. I camerieri dell’Hearth non fanno alcuna pressione sui clienti, lasciando loro la possibilità di scoprire la scatola con su scritto “aprimi”.

Una vera dipendenza

Chi si priva dello smartphone si dice entusiasta dell’idea ma, rivela Marco Canora al New York Time, appena il commensale si allontana dalla tavola per qualche motivo “il telefono esce immediatamente” dalla scatola, e le vecchie abitudini riemergono repentine. “Questa esperienza ha rafforzato la nostra convinzione che quella dello smartphone sia una vera dipendenza” ammette il proprietario dell’Hearth.

Non a caso, Canora si è accorto che su Instagram invece di finirci le pietanze sono state pubblicate le foto delle scatole, segno che diversi clienti non hanno ben compreso che l’iniziativa puntava proprio a far riflettere sull’impatto della tecnologia nella vita delle persone. In altri locali americani, invece, lo smartphone è già completamente bandito, perché gli chef erano stanchi di ritrovare i loro piatti postati sui social network, magari con commenti poco appropriati e soprattutto poco giustificati.