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Donna uccise il marito dopo quasi 50 anni di violenze: graziata

JacquelineSauvage

La decisione nei confronti della donna, Jacqueline Sauvage è il suo nome, è stata presa dal presidente francese François Hollande in base all’articolo 17 della Costituzione della République e a consultazioni con il ministero della Giustizia. Jacqueline, 68 anni, stava scontando una condanna a ...

La decisione nei confronti della donna, Jacqueline Sauvage è il suo nome, è stata presa dal presidente francese François Hollande in base all’articolo 17 della Costituzione della République e a consultazioni con il ministero della Giustizia. Jacqueline, 68 anni, stava scontando una condanna a dieci anni di reclusione per aver ucciso, il 10 settembre del 2012, l’uomo che aveva sposato 47 anni prima e che si era rivelato un violento. Norbert Marot, così si chiamava, era arrivato persino a stuprare le loro tre figlie ed è stato causa del suicidio del figlio, che aveva licenziato dall’azienda di famiglia.

La storia di lunga sopportazione e alla fine di esasperazione che aveva spinto Jacqueline ad uccidere il marito col suo stesso fucile, aveva commosso e scosso la Francia e non solo. In favore della donna il quotidiano Libération aveva lanciato una petizione online, firmata da più di 400.000 persone tra cui artisti e politici. Inoltre era stato fondato un Comitato per la sua scarcerazione, la cui presidente, Eva Darlan, aveva organizzato una giornata di sostegno il 10 dicembre. Ora per Jacqueline è stata disposta la libertà definitiva, dopo che Hollande l’aveva già parzialmente graziata il 31 gennaio scorso – il giudice, però, aveva deciso di non lasciarla andare, perché non si dimostrava “autenticamente pentita” – .