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Alitalia, governo al lavoro per nazionalizzarla

Alitalia

Il premier Conte: ci sarà una sinergia tra Alitalia e Ferrovie dello Stato. Si punta al coinvolgimento di un socio straniero di minoranza.

Alitalia potrebbe ritornare presto nelle mani dello Stato. Lo conferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. L’idea del governo è quella di creare una nuova società, di proprietà al 15% dal ministero dell’Economia. E per il resto da Ferrovie dello Stato e da un partner internazionale, possibilmente del settore aereo. La nuova società, che rileverebbe Alitalia, avrebbe una “dotazione iniziale tra 1,5 e 2 miliardi di euro”, spiega Di Maio in un’intervista al Sole 24 Ore, “Vogliamo consentire ad Alitalia non solo di ripartire, ma di renderla strategica nell’offerta turistica italiana”. Il piano prevede inoltre un’altra società dedicata al noleggio e all’acquisto dei velivoli, che potrebbe essere finanziata dalla Cassa depositi e prestiti, che è la finanziaria dello Stato italiano.

La partnership con Ferrovie dello Stato

Tutto questo avviene nel giorno in cui Luigi Di Maio riceve i sindacati di Alitalia al ministero dello Sviluppo economico, i quali vorrebbero un rilancio dell’azienda così com’è ed evitare esuberi e licenziamenti. Alitalia è da sempre un problema, mai risolto, di svariati governi precedenti. In passato tutti i piani di rilancio sono falliti. L’azienda è stata commissariato dopo l’ennesima crisi. E proprio lo scorso maggio, con in carica il governo Gentiloni, è stato necessario un prestito-salvataggio di 900 milioni di euro da parte del governo. Questo prestito sarebbe dovuto servire a coprire i costi in vista di un piano di ristrutturazione aziendale, inizialmente attraverso la cessione della stessa. Ma ora, con il nuovo governo, l’intenzione è cambiata e lo Stato torna a voler investire in Alitalia. La vera novità è la sinergia con Ferrovie dello Stato. Basterà a risolvere i problemi di Alitalia?