> > Violata la norma sul debito, Bruxelles: "Procedura giustificata"

Violata la norma sul debito, Bruxelles: "Procedura giustificata"

Commissione Ue procedura per debito

Moscovici: "La mia porta resta sempre aperta" ma spetta al governo Conte "rivedere la traiettoria del debito pubblico".

La Commissione Ue ha annunciato l’avvio della procedura contro l’Italia per debito. La misura “per disavanzi eccessivi” è “giustificata” perché la regola europea relativa al debito pubblico degli Stati membri “non è stata rispettata nel 2018 e nel 2019 e non lo sarà nel 2020”, si apprende dal Sole24Ore. Il rallentamento economico citato nella lettera del Mef “spiega solo in parte l’ampio gap” tra l’economia italiana e i valori previsti dai trattati dell’Unione. Ma la procedura non sarà avviata immediatamente. La parola passa agli Stati membri che, ha spiegato Valdis Dombrovskis, dovranno esprimersi sulla questione. Il vicepresidente della Commissione ha sottolineato che anche per l’Italia “esiste un cammino per la ripresa, altri lo hanno già intrapreso. Le recenti politiche dell’Italia hanno inflitto danni. L’Italia paga per interessi sul debito tanto quanto spende per tutta l’istruzione, pari a 38.400 euro per abitante, e la crescita si è quasi interrotta”.

Moscovici: “La mia porta è aperta”

Pierre Moscovici, commissario agli Affari economici, ha assicurato che “la mia porta resta sempre aperta. Siamo sempre pronti ad ascoltare”. Ma senza dimenticare che “i dati 2018 per l’Italia sono problematici su due fronti. Invece di essere ridotto, il debito è salito da 131% a 132% e il deficit strutturale, che avrebbe dovuto calare di 0,3%, è peggiorato di 0,1%, creando un gap di 0,4%. Sfortunatamente prevediamo un peggioramento anche per il 2019, mentre il Consiglio aveva raccomandato un miglioramento dello 0,6%”. Il commissario ha aggiunto: “Non c’è bisogno di speculare. Siamo pronti a guardare nuovi dati e favorevoli a un’applicazione intelligente del Patto di Stabilità. Non meccanica, non legalistica, ma intelligente, utile alla crescita, all’occupazione e ai conti pubblici. Spetta all’Italia dare le informazioni necessarie e mostrare come si possa evitare la procedura”.

Il compito del governo

Sarà dunque compito del governo Conte “rivedere la traiettoria del debito pubblico”. I maggiori dubbi della Commissione riguardano quota 100, che comporta un aumento della spesa dello 0,3% del Pil nel 2019. Un incremento che aumenterà ulteriormente il costo del sistema pensionistico. Bruxelles ha espresso perplessità anche per quanto concerne le opere di privatizzazione, i cui ricavi nel 2018 sono stati vicini allo zero, nonostante le previsioni del governo dello 0,3%. Infine, l’esecutivo gialloverde ha fatto ben poco in materia di riforme economiche per rilanciare la crescita.