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Agenzie di scommesse a serrande abbassate: settore in crisi

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Senza un intervento concreto da parte del governo è difficile pensare che le agenzie di gioco legale possano reggere ancora per molto.

Tra i settori più colpiti di quest’anno in lockdown, oltre quello più discusso della ristorazione e del turismo, vi è quello dei centri di scommesse, sale da gioco e casinò, che, dopo aver sperato di poter riaprire entro metà marzo almeno nelle regioni in zona gialla, adesso devono far fronte all’ennesima proroga delle chiusure prevista fino al 6 aprile 2021. Un grave colpo, se si pensa che queste aziende hanno subìto già delle perdite sostanziali nel corso dell’ultimo anno.

I dati riportati, infatti, evidenziano un dimezzamento sostanziale degli introiti:

  • perdite delle slot machine e delle VLT : hanno accumulato 4,7 miliardi di euro, ben il 54% in meno rispetto all’anno 2019;
  • perdite nel settore scommesse: 36% in meno rispetto all’anno precedente;
  • perdite nel settore lotterie e bingo: un calo ancora più drastico, il 25% in meno rispetto al 2019, con un accumulo fermo al 4,4 miliardi di euro.

In particolare, nel bilancio relativo al 2019, queste aziende hanno fatturato 19, 4 miliardi di euro. Stando al bilancio del 2020, invece, pare che il fatturato non sia superiore ai 12,5 miliardi di euro, registrando di fatto un calo complessivo del 30% rispetto all’anno precedente.

Un dato alquanto preoccupante se si considera che il 2021 non sembra poter garantire, almeno per il momento, una sostanziale ripresa delle attività ludiche.

Alla luce delle chiusure, la situazione non è passata in sordina e sono state numerose le manifestazioni da parte delle aziende di gioco legale. I lavoratori hanno evidenziato quanto la non riapertura di tali attività provocasse un grave danno anche alle casse dello Stato a causa di una conseguente crescita del gioco illegale. Riaperture in condizioni di sicurezza permetterebbero ripresa e controllo.

Agenzie di scommesse e casinò: quali soluzioni?

La linea del rigore parla chiaro: minori occasioni di incontro sociale equivalgono a un rallentamento dell’epidemia che, legata alla somministrazione dei vaccini, non può che essere la strategia vincente per uscire quanto prima dallo scenario pandemico e di crisi economica. In piena terza ondata non si può negare che tutto questo sia necessario, ma a quali condizioni? Senza un intervento concreto da parte del governo è difficile pensare che le agenzie di gioco legale possano reggere ancora per molto: va confermata l’erogazione dei ristori.

Devono ancora pazientare, dunque, i giocatori più appassionati che non vedono l’ora di ritornare alla normalità godendo delle attività di gioco e della convivialità che caratterizza questi luoghi, nella completa spensieratezza che il gioco per definizione dovrebbe garantire.

Al momento la soluzione che in molti hanno adottato, riguarda l’utilizzo di piattaforme digitali di gioco: la possibilità di giocare online alle slot online soldi veri e di poter scommettere sul Campionato, è pur sempre una forma di normalità in uno scenario difficile. La possibilità di giocare da casa ha, poi, il grande vantaggio di garantire la sicurezza individuale, evitando assembramenti in luoghi chiusi.

Resta però la necessità di sostenere i lavoratori del mondo del gambling, puntando, poi, a una ripresa veloce e a maggiori investimenti sul digitale, che, dati alla mano, pare essere l’unico settore a non aver faticato troppo durante questo anno.