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Elsa Fornero vede film su esodati e dice: “Mai più ministro”

Incontro in un teatro torinese

Elsa Fornero ha visto un film sugli esodati e ad alcuni danneggiati dalla “sua” riforma pensionistica ha assicurato: “Non farò mai più il ministro”.

E’ stato traumatico per l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero – in carica durante il Governo Monti -, presenziare alla proiezione, avvenuta martedì sera alla periferia della sua città, Torino, del film sugli esodati intitolato “L’Esodo”, del regista Ciro Formisano e con protagonista l’attrice Daniela Poggi.

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Ex ministro sotto accusa

Ricordiamo che si definiscono “esodati” alcune “vittime” della riforma pensionistica da lei voluta nel 2012 e firmata dall’allora premier Mario Monti: si tratta di persone fuoriuscite in anticipo dal mercato del lavoro dopo accordi di ristrutturazione o crisi aziendali, convinte che avrebbero potuto percepire comunque la pensione, ma a causa dell’innalzamento dell’età pensionabile o della modifica dei requisiti per accedere alla pensione stessa, non è stato possibile. Insomma, si tratta di una “nuova” categoria di disoccupati italiani, che nella maggior parte dei casi ha oltre 50 anni, età in cui è ancora più difficile trovare lavoro. In Italia ce ne sono ben 400.000, con le drammatiche implicazioni dal punto di vista personale e familiare che ciò comporta.

Dopo la proiezione del film, che raccoglie storie e considerazioni di queste persone, si è tenuto un dibattito di 40 minuti, un confronto tra alcuni esodati e l’ex ministro Fornero, che ha dichiarato: “Non farò più il ministro, nemmeno se qualcuno me lo venissero a chiedere in ginocchio”.

Le parole dell’ex ministro

Un momento della serata

Elsa Fornero, nel corso del drammatico incontro ha affermato che ai Professori del governo tecnico tra cui lei, era stato chiesto di rimediare ai danni fatti da “chi per 20 anni ha illuso gli italiani raccontando che andava tutto bene”, alludendo all’ex premier Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, e al centro-destra.

“Altrimenti”, ha attaccato la Fornero, “sul banco degli imputati non ci sarei io”, ma altri. A proposito di questo ha però osservato che nel film, l’unico nome a finire sotto accusa, è il suo, mentre “quello di Monti se lo sono scordato tutti. Anzi, si sono dimenticati di tutti i professori. Tranne che di me. Credevo di servire il Paese in un momento drammatico. Sono stata un’ingenua”. Tuttavia rimane convinta della bontà della sua riforma e che “questa storia sarebbe stata più drammatica ancora – come è avvenuto in Grecia – senza il Governo di cui ho fatto parte”. “Questa riforma fa tanto comodo – ha osservato –: ce se ne può vantare in Europa, mentre in Italia basta dire che è tutta colpa mia”. Ha però ammesso: “Chi racconta storie così vince comunque, io perdo sempre”.

L’attacco al Partito Democratico

Tesa

L’ex ministro ha voluto anche togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti del Partito Democratico “cui pur non essendo mai scritto, mi riferivo”: “Mi ha sempre impedito di spiegare la nostra posizione – ha detto – Nelle loro feste durante il corso del governo tecnico non mi hanno mai invitato per spiegare le ragioni della riforma”. Alla fine, dopo aver incassato i colpi e cercato di difendersi, ha salutato i presenti con un “Scusate, ma adesso vado, sono distrutta”.