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Esplosione alla diga di Suviana, le parole dell'esperto: "Ecco cosa è successo"

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Giovanni Toffolo, intervistato dal Corriere del Veneto, ha fornito una spiegazione di cosa può aver determinato l'esplosione alla centrale di Suviana

Giovanni Toffolo, intervistato dal Corriere del Veneto, ha lavorato fino a due anni fa come commissioning manager di Enel Green Power.

Esplosione alla diga di Suviana, le parole dell’esperto

Quando stai lì a sessanta metri sotto il livello dell’acqua anche dopo tanti anni di lavoro la sensazione è quella di essere in trappola” ha raccontato. Toffolo ha collaborato per diverso tempo con il gruppo di lavoro di Adriano Scandellari, una delle sei vittime della tragedia che ha coinvolto la centrale idroelettrica di Suviana, nel Bolognese. Esattamente come i colleghi anche lui partecipava ai collaudi, al termine dei lavori di manutenzione. “Senza senso le polemiche sui subappalti. Chi stava lavorando lì era il top di settore” ha aggiunto.

Cosa è successo

Durante l’intervista Toffolo ha dichiarato di aver ragionato a lungo sulle dinamiche dell’incidente e di essersi fatto un’idea abbastanza precisa di ciò che potrebbe essere successo. “Ci potrebbe essere stato un problema all’alternatore. Si potrebbe essere sbilanciato” spiega al quotidiano, aggiungendo “Questo potrebbe aver divelto una parte della struttura rompendo anche i cuscinetti. […] L’incendio sarebbe potuto partire da lì“. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di prevenire o scongiurare un incidente simile, l’ex commissioning manager di Enel ha affermato che qualora l’esplosione fosse dovuta ad uno sbilanciamento sarebbe possibile evitarla con il monitoraggio, aggiungendo tuttavia che la squadra preposta era formata da “persone super esperte“.

“Fiducia assoluta nei colleghi”

Giovanni Toffolo ha raccontato inoltre il clima che si viene a creare quando ci si trova diversi metri sotto il livello dell’acqua: “Ci deve essere una fiducia assoluta dei propri compagni perché la tua vita è anche nelle loro mani“. L’esperto ha spiegato anche che la fase di collaudo fosse ormai al termine e che tutti i test che avevano fatto fino a quel momento erano andati a buon fine. “Dev’essere stato qualcosa di improvviso, che li ha portati via” ha concluso.