Marianna Piacente El Niño sta per tornare e influenzerà la prossima Estate. Gli effetti degli importanti cambiamenti climatici in atto influenzeranno il clima del 2023, a partire da questa primavera-estate. Vediamo cosa succederà.
Cosa sono La Niña ed El Niño?
La Niña è un fenomeno che si alterna ciclicamente al fenomeno opposto, El Niño, intervallati talvolta anche da condizioni neutre. Sono fenomeni osservabili su larga scala, con conseguenze anche sulla superficie dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale e capaci di influenzare le condizioni meteo-climatiche globali. Chiamate dagli esperti «ENSO» – acronimo per El Niño Southern Oscillation – le variazioni cicliche che caratterizzano questo fenomeno hanno una durata che va dai 2 ai 6/7 anni circa. La Niña ed El Niño sono rispettivamente un raffreddamento e riscaldamento della superficie oceanica. Durante un episodio di Niña, le acque risultano di 1/3 gradi più fredde del normale, mentre nelle fasi di Niño sono di 1/3 gradi più calde.
Previste per l’estate ondate di calore con punte fino a 40°C
Su questa base, è stata riscontrata una grande anomalia: negli ultimi due anni, è stata La Niña a dominare la scena a livello planetario e, secondo lo schema classico, le temperature a livello globale sarebbero dovute calare. Ed invece è successo il contrario, tanto che il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre da quando si registrano i dati meteo. Cosa accadrà quando gli effetti del riscaldamento globale si andranno a sommare con quelli di El Niño? Al momento si possono azzardare previsioni solo sulle prossime stagioni: dopo 2 anni con un regime di La Niña, andremo incontro già dalla primavera a un forte riscaldamento delle acque del Pacifico. Con El Niño gli effetti più immediati saranno ondate di calore durature con punte fino a 40°C, siccità (specie al Centro-Sud) ed eventi meteo estremi.
