Arrestato uno dei tre sospetti sequestratori di Silvia Romano, la 23enne volontaria milanese rapita in Kenya. Ibrahim Adan Omar è stato fermato nella contea di Tana River. Si ipotizza quindi che i rapitori non siano riusciti a superare il confine e a portare la cooperante italiana in Somalia.
Silvia Romano, nuovo arresto
Sono tante le speranze di poter presto ritrovare Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya nella notte tra il 20 e il 21 novembre 2018 nel villaggio di Chamaka, a circa 80 km da Malindi. Gli investigatori infatti assicurano che la 23enne milanese è “ancora viva”. Una seconda buona notizia riguarda l’arresto di Ibrahim Adan Omar, uno dei tre sospetti rapitori. Stando alle prime informazioni, il sequestratore è stato fermato domenica 9 dicembre 2018, come riferisce il comandante regionale della polizia amministrativa kenyana, James Akoru.
Ibrahim Adan Omar è stato arrestato nel villaggio di Bangale, nella contea di Tana River. In casa le forze dell’ordine hanno trovato un fucile e diversi proiettili. Gli investigatori sospettano che Silvia Romano sia nascosta nei paraggi, escludendo per il momento che i rapitori siano riusciti ad attraversare il fiume Tana in direzione della Somalia perché la zona è costantemente pattugliata anche grazie alla creazione di diversi blocchi stradali.
Gli altri due ricercati sono Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi, su cui pende una taglia da un milione di scellini kenyani (circa 8.600 euro). Tra i 22 arrestati finora c’è anche la moglie di uno dei sospetti sequestratori. Non è però ancora chiaro il movente del rapimento di Silvia Romano, poiché non ci sarebbe stata ancora nessuna richiesta di riscatto.