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Uccide figlia, si giustifica: "Me l'hanno detto gli angeli"

amelia

Una donna avrebbe annegato e bruciato la figlia di 4 anni. Si sarebbe giustificata: "Dio e gli angeli mi hanno detto di farlo".

Carly Ann Harris, 38 anni, è accusata di aver annegato la figlia di 4 anni nella vasca da bagno di casa. La donna avrebbe poi bruciato il corpo della piccola. Dopo l’arresto, la donna avrebbe confessato il folle gesto, giustificandosi dicendo: “Gli angeli e Gesù mi hanno detto di farlo“. Il corpo della bambina, Amelia Brook Harris, è stato trovato sotto un tavolino in giardino. Era avvolto nella carta igienica e coperto da un lenzuolo. L’omicidio, che risalirebbe al giugno 2018, sarebbe avvenuto nella casa della donna, nel Galles meridionale, come riportato dal Daily Mail.

Sacrificata per fede

La donna, che ha sofferto in passato di problemi di salute mentale, è stata ascoltata dalla corte. Secondo l’accusa, la donna “credeva che sua figlia sarebbe andata in paradiso, ma che sarebbe stata reincarnata due giorni dopo”. L’avrebbe quindi sacrificata “per dimostrare la sua fede a Dio”. Dopo l’arresto la donna ha cercato di giustificare il brutale omicidio affermando che “gli angeli le hanno detto di farlo” e dicendo di sentirsi un mostro, ipotizzando anche di essere posseduta.

Il tribunale ha ascoltato anche il figlio 17enne della Harris. Il ragazzo sarebbe rincasato e avrebbe visto l’altro fratello di 11 anni piangere sul divano. Il bambino gli avrebbe detto di non andare in giardino, mentre la madre avrebbe affermato: “E’ andata in paradiso, tornerà domenica”. Una volta giunto in giardino avrebbe visto la gamba carbonizzata. A quel punto i vicini hanno riferito di aver sentito il ragazzo urlare: “Come hai potuto? E’ la mia sorellina”. Poi avrebbe gridano “L’hai uccisa, l’hai uccisa”.

Sarebbero stati proprio i vicini ad avvertire la polizia di quanto accaduto.

Soffriva di una malattia mentale

Lo psichiatra ha affermato, come riportato dal quotidiano britannico, che la donna fosse affetta da problemi mentali al momento del brutale gesto. “Soffriva di una forma di deficienza mentale, tanto da non rendersi conto che quello che stava facendo era sbagliato”. Secondo altri medici, la donna soffriva
anche di un disturbo bipolare.