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Spagna, funerali del piccolo Julen: il mistero del tappo di terra

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In programma per la giornata di domenica 27 gennaio i funerali del piccolo Julen, il bambino caduto in un pozzo ed estratto senza vita 13 giorni dopo

Dopo i lunghi giorni di attesa e le disperate operazioni di scavo che hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso, la Spagna si prepara ora a dare l’estremo saluto a Julen Rosello. Il bambino di soli due anni caduto in un pozzo delle campagne di Malaga lo scorso 13 gennaio 2019. Pozzo dal quale è stato estratto senza vita 13 giorni dopo, al termine di una una colossale operazione di recupero che ha visto impegnati oltre 300 soccorritori.

I funerali del piccolo Julen

I funerali si terranno presso il cimitero di El Palo alle 13.00 di domenica 27 gennaio. Luogo dove verrà sepolto il feretro di Julen, dopo la conclusione dell’esame autoptico. Una autopsia che sul corpo della giovane vittima avrebbe rilevato un grave trauma cranico, oltre che lesioni multiple dovute alla caduta. Secondo il parere dei medici, entrambe circostanze che lascerebbero supporre che il piccolo sia morto il giorno stesso della sua scomparsa. Schiacciato in un pozzo largo appena 25 centimetri e profondo oltre 100 metri.

Il mistero del “Tappo” di terra

E mentre la Spagna si stringe attorno ai genitori della giovane vittima, si cerca ora di fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato al suo decesso. In particolare gli investigatori cercano di capire quali dinamiche possano aver portato alla formazione di quello che è stato definito “Un tappo di terra”, formatosi poco sopra a Julen, rimasto incastrato a circa 70 metri dalla superficie. Un “Tappo” di terra duro e compatto, la cui formazione, sia per i geologi sia per i minatori coinvolti negli scavi resta – almeno per il momento – un mistero.