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Brexit, piano di salvataggio della regina in caso di "no deal"

regina

In caso di tumulti in Regno Unito, la famiglia al reale sarà messa al sicuro grazie a Operation Candid, un piano risalente alla Guerra Fredda.

Il Regno Unito è sempre più pronto a un’uscita dall’UE con no deal. Questo ha portato il governo a preparare un piano per la messa in sicurezza della regina e di tutta la famiglia reale, nel caso la situazione si complichi per la popolazione in seguito all’isolamento dal resto dell’Europa.

Regno Unito, pronta l’evacuazione della regina

Sono pronti piani di evacuazione della regina e di tutta la famiglia reale nel caso il Regno Unito dovesse affrontare quello che molti vedono come il “worst case scenario”, ovvero un’uscita dall’Unione Europea senza alcun accordo. Nell’eventualità che dovessero scoppiare scompigli e rivolte, a causa di un malcontento della frangia “remain“, o dei più realisti che vedono l’assurdità di un’uscita senza accordi con un’organizzazione le cui regole sono state seguito per ben più di 40 anni, il governo ha rispolverato Operation Candid, il progetto di evacuazione concepito durante la Guerra Fredda. “Queste operazioni esistono dalla Guerra Fredda, ma ora sono state riproposte dovessero verificarsi disordini civili a seguito di un’uscita con “no deal“” ha scritto il Sunday Times, citando fonti anonime interne al Ufficio di gabinetto del governo, che tratta di materie amministrative delicate. Il piano prevede una sistemazione sicura per la famiglia reale, lontano da Londra.

I rischi di una Brexit con “no deal”

I media britannici in questi giorni stanno avvertendo la popolazione di possibili problemi dovuti all’uscita dal mercato unico del Regno Unito, risultanti addirittura in mancanza di cibo sugli scaffali dei supermercati e in ritardi nelle consegne dei medicinali. Come riportato recentemente da BBC News, gli Stati Uniti stanno cogliendo l’occasione per entrare prepotentemente negli scambi commerciali d’oltremanica, sia con l’introduzione di nuove leggi sui farmaci, per permettere l’importazione di quelli americani, sia per l’abbattimento degli standard di qualità sulla carne, come prima previsto dall’Unione Europea. Queste notizie, bollate dai “leavers” più convinti come “Operazione paura“, seguono l’annuncio di Barclays, tra le maggiori banche del Regno Unito, di spostare l’interezza del suo asset di 190 mld di euro in Irlanda, per scongiurare i rischi sui capitali derivanti da un’uscita senza accordi di libera circolazione di denaro.