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Gilet gialli, scontri a Parigi. Incendiato un palazzo, 11 feriti

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Si è concluso il grande dibattito nazionale ma i gilet gialli temono che l'obiettivo del governo sia quello di farli tacere. Così Parigi si infiamma.

La protesta dei gilet gialli non si placa ma anzi continua ad infiammare gli animi, e non solo. Questo 18esimo sabato di manifestazioni, 16 marzo 2019, è iniziato infatti più caldo che mai. Di norma la tensione in piazza cresce quando comincia a calare il buio. Stavolta invece, dopo settimane di calma e di cortei poco partecipati, fin dalla partenza ci sono stati violenti scontri e devastazioni.

Fine del Grande dibattito nazionale

Il 18esimo giorno di mobilitazione cade con la fine del grande dibattito nazionale voluto da Emmanuel Macron per superare la crisi. “Conosco molto bene qual è il punto di questo grande dibattito: è cercare di farci tacere, ma non funzionerà”, ha assicurato un manifestante. I risultati infatti non convincono i gilet gialli a cui sabato 19 marzo 2019 si sono uniti anche gruppi di cosiddetti black bloc.

Stando a quanto riferisce il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner, attorno a mezzogiorno nel cuore di Parigi c’erano già circa 10mila manifestati, tra cui “1.500 ultraviolenti”. La polizia ha effettuato un centinaio di arresti.

Gli scontri e l’incendio

In breve tempo la tensione è salita, e sono iniziati gli scontri tra manifestanti e polizia. Sugli Champs-Elysées diversi negozi, incluso il ristorante di Fouquet e il Disney Store, sono stati vandalizzati e saccheggiati. I disordini sono diventati sempre più massicci quando una filiale di una banca è stata data alle fiamme, che hanno poi raggiunto il palazzo limitrofo.

L’incendio ha causato 11 feriti, per fortuna non gravi. Una donna con il figlio erano rimasti bloccati al secondo piano, salvati in extremis dai vigili del fuoco. “Non si tratta né di manifestanti né di casseur, questi sono solo assassini“, ha dichiarato a caldo il ministro dell’Interno. Un gruppo di manifestanti ha tentato poi di sfondare il cordone della polizia per raggiungere l’Eliseo.

Sull’avenue Franklin Roosevelt sono stati lanciati quindi lacrimogeni ed utilizzati gli idranti per disperdere la folla. “Hanno risposto all’appello alla violenza di alcuni leader dei gilet gialli. Hanno deciso, come canto del cigno, di venire ad attaccare Parigi ma noi li abbiamo anticipati e rispondiamo colpo su colpo”, afferma quindi il ministro Christophe Castaner.