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Trump: "Pronti a riconoscere sovranità di Israele sul Golan siriano"

alture del Golan

Trump conferma il suo appoggio a Netanyahu, e annuncia che gli USA sono pronti a riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan.

Dopo che, nel suo rapporto annuale, il Dipartimento di Stato americano ha utilizzato per la prima volta il termine “controllati” anzinché “occupati” per definire i territori contesi con i palestinesi, tra i quali la Striscia di Gaza e Cisgiordania, Donald Trump annuncia che gli Stati Uniti sono pronti a “riconoscere la sovranità di Israele sulle alture del Golan“.

L’annuncio di Trump

“Dopo 52 anni è tempo che gli Stati Uniti riconoscano pienamente la sovranità di Israele sulle alture del Golan, che sono di importanza strategica e di sicurezza per lo Stato di Israele e la stabilità nella regione!” annuncia via Twitter Donal d Trump.

Un annuncio che arriva a pochi giorni dalle elezioni israeliane, in programma il 9 aprile 2019, e dall’incontro con Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca.

A stretto giro arriva infatti il ringraziamento da parte del premier: “In un momento in cui l’Iran cerca di usare la Siria come piattaforma per distruggere Israele, il presidente Trump riconosce la sovranità di Israele sulle Alture del Golan. Trump ha fatto la storia!”.

La reazione della Siria

Pronta però anche la replica del ministero degli Esteri siriano, con Damasco che condanna fermamente “le irresponsabili dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti” in merito alle “alture del Golan occupate”. Dichiarazioni, viene aggiunto, che confermano “il sostegno americano ai modi aggressivi” di Israele.

Il regime siriano infatti sottolinea come l’annuncio di Trump “riflette chiaramente il suo disprezzo per la legittimità internazionale e la sua grave noncuranza verso le risoluzioni internazionali” che tale atto andrebbe a violare. Damasco ha quindi assicurato che “il Golan era e resterà arabo e siriano e che il popolo siriano è più che mai determinato a liberare questa terra con tutti i mezzi a disposizione”.

Molto critica anche la Russia, che avverte: “Le mosse unilaterali dell’amministrazione americana sul Golan sono inaccettabili”.