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Francia, maestro si suicida. Insegnanti in rivolta: "Siamo vessati"

maestro si suicida

Un maestro si impicca dopo la denuncia da parte della mamma di un alunno. Gli insegnanti francesi lamentano mancanza di protezione dalle Istituzioni.

La Francia sempre più in subbuglio. In fermento infatti non ci sono solo i gilet gialli ma anche gli insegnanti, che si stanno pian piano radunando sotto il movimento #PasDeVague nato dopo un grave atto di bullismo da parte di un alunno nei confronti di un professore. I docenti si sentono sempre più abbandonati dalle Istituzioni e vessati da alunni e genitori, tanto che un maestro è arrivato anche al suicidio.

Maestro si suicida

Nell’ottobre 2018 uno studente ha puntato alla tempia di una insegnante di un liceo di Créteil una pistola (solo successivamente risultata finta), intimandole di mettergli la presenza nel registro. Secondo i professori francesi, però, la risposta delle Istituzioni non è stata assolutamente sufficiente, lamentando il fatto che ormai troppo spesso le gerarchie scolastiche tendono a minimizzare gli incidenti per non alimentare le tensioni. Da qui il nome del movimento #PasDeVague.

L’ultimo episodio che è costato la vita di un professore risale a venerdì 14 marzo 2019. In base alle ricostruzioni, Jean Willot, maestro delle elementari, aveva redarguito un alunno di 6 anni per il suo comportamento. Il piccolo pare che fosse seduto su un gradino, ed impediva agli altri compagni di passare.

Non riuscendo a farlo alzare, il maestro alla fine si è visto costretto a trascinarlo per un braccio, e il bambino si sarebbe graffiato in quell’occasione la schiena. Niente di grave, ma la mamma ha subito sporto denuncia per “violenze aggravate su minore”.

A quanto pare la scuola, invece che prendere le difese dell’insegnante, lo convoca per anticipargli che dovrà dare spiegazioni al Rettorato. L’uomo non regge alla pressione e due giorni dopo questo episodio si impicca a un albero della foresta di Montmorency. In un biglietto spiega che non ritiene giusto doversi difendere da accuse assurde e infondate.

Insegnanti sul piede di guerra

Dopo il suicidio, gli insegnanti alzano la voce e chiedono maggiore protezione da parte delle gerarchie scolastiche. Non a caso il cordoglio del ministro dell’Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, è arrivato solo lunedì 25 marzo attraverso un tweet: “Tutti i miei pensieri vanno a Jean Willot, alla sua famiglia, ai suoi colleghi e all’intero team scolastico Flammarion Eaubonne”.

“E’ importante che si possa arrivare a sviluppare un protocollo per fornire supporto a quei colleghi che si trovano in situazioni simili, e anche che ci sia un attento monitoraggio”, spiega per esempio un docente intervistato da BFMTV. Lunedì è stata quindi organizzata una manifestazione degli insegnanti, gli stessi poi che il giorno successivo alle ore 10 hanno osservato un minuto di silenzio sotto l’hashtag #uneminutedesilencepourjeanwillot.