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Giudice: "Sesso con la moglie è un diritto, anche senza consenso"

Giudice: "Sesso con la moglie è un diritto, anche senza consenso"

È in atto una polemica nei confronti di un giudice che ha affermato che un marito ha diritto di fare sesso con la moglie, anche se non è consenziente.

Fare sesso con la moglie è un diritto“. In Gran Bretagna è scoppiata la polemica nei confronti di un giudice. L’uomo si starebbe occupando di un caso di restrizione nei confronti di un marito a cui sarebbe vietato avere rapporti sessuali con la moglie perché affetta da problemi mentali. Infatti, a queste condizioni, la donna non sarebbe ritenuta capace di intendere e di volere. Tuttavia, in sede di udienza preliminare, il giudice avrebbe dichiarato che un marito ha il diritto di fare sesso con la moglie, anche se lei non vuole. Una dichiarazione che ha scatenato una violenta polemica.

“Sesso con la moglie? Un diritto del marito”

Fare sesso con la moglie è un diritto del marito anche se lei non è consenziente. Sarebbero suonate così le parole del giudice Anthony Hayden, alla luce di un ordine di restrizione da rapporti sessuali per un marito nei confronti della moglie autistica. Secondo quanto riportato da Fanpage, l’uomo sarebbe ora al centro di pesanti polemiche, scatenate dalla deputata laburista Thangam Debbonaire. Infatti, quest’ultima lo accusa di misoginia e di “legittimazione all’odio per le donne“. Inevitabile la risonanza sui social, dove il dibattito e lo sdegno nei confronti del giudice ha raggiunto livelli ancora più alti. Eppure, per Anthony Hayden non sarebbe nemmeno la prima volta di trovarsi al centro di una polemica.

Hayden contro il piccolo Alfie

Anthony Hayden era già stato bersaglio di pesanti polemiche per il caso del piccolo Alfie Evans. Infatti, l’uomo ha firmato il verdetto per staccare la spina che manteneva in vita il piccolo. Secondo la linea del giudice, Alfie Evans non poteva ricevere cure a Roma e – come sostengono gli utenti sui social – il bambino non poteva morire in nessun altro posto se non in Inghilterra. Contro la posizione dell’uomo di legge si sono schierati i genitori del piccolo e i loro legali. La vicenda ha ricevuto anche l’assistenza dell’ambasciata Italiana in Inghilterra, ma Hayden non ha cambiato idea.