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Sri Lanka, 15 corpi in casa dopo blitz: 6 vittime sono bambini

Sri Lanka

"Un'importante operazione di ricerca è stata intrapresa e ogni casa del paese sarà controllata", assicura il presidente Maithripala Sirisena

Ancora sotto choc e con il timore di nuove azioni terroristiche, lo Sri Lanka stenta a ritrovare la normalità e piange i suoi morti, di cui sono in corso i funerali di massa, e vede crescere ancora il numero delle vittime: 359 di cui 38 stranieri. Negli ospedali restano 400 feriti, alcuni molto gravi. Gli arresti si intensificano: 60 quelli confermati dalla polizia. Ogni segnalazione viene verificata, mentre la vita della capitale e delle altre città colpite, Negombo e Batticaloa, è filtrata da un fitta rete di posti di blocco.

Il Paese si interroga sulla propria fragilità a dieci anni dalla fine della guerra civile. Il presidente Maithripala Sirisena ha annunciato le dimissioni del ministro della Difesa e del capo della polizia, ma potrebbero presto cadere altre teste. Tra le immagini rese note e analizzate dalle forze di sicurezza, emerge quella di un individuo a volto scoperto circondato da altri 6 uomini mascherati. Si tratterebbe di Zahran Hashim, un quarantenne srilankese noto per le sue idee estremiste ma finora mai sospettato di intenti terroristici. Proviene da famiglia benestante originario di una delle enclave musulmane delle regioni orientali dell’isola, considerato un solitario e un piantagrane dagli stessi leader islamici, da tempo millantava contatti all’estero. Potrebbe essere lui l’elemento di raccordo (certamente non l’unico) tra la militanza locale e gruppi stranieri.

Intanto proseguono le indagini e i blitz dell’esercito nelle case di presunti colpevoli e complici della strage di Pasqua.

Sri Lanka, blitz dell’esercito

Le forze di sicurezza dello Sri Lanka hanno trovato 15 cadaveri, tra cui quelli di 6 bambini, dopo che miliziani legati agli attentati di Pasqua hanno aperto il fuoco e fatto detonare esplosivi durante un’incursione dell’esercito nella loro casa nell’est del Paese. Così riporta Ansa. La sparatoria è iniziata nella serata di venerdì 26 aprile, dopo una soffiata della polizia ai soldati su una presunto covo di miliziani vicino alla città di Sammanthurai.

Il governo dello Sri Lanka ha promesso un’azione rapida per catturare i terroristi ancora in libertà. Il presidente Maithripala Sirisena, infatti, ha fatto sapere che 140 persone sono state identificate come aventi legami con l’Isis. “Un’importante operazione di ricerca è stata intrapresa. Ogni casa del paese sarà controllata“, assicura.