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L'attentatore di Lione ha giurato fedeltà all'ISIS

Attentato Lione Francia

Svolta nelle indagini per l'attentato di Lione. Il presunto responsabile confessa agli inquirenti di aver giurato fedeltà allo Stato Islamico.

Il presunto attentatore di Lione ha giurato fedeltà all’ISIS. L’uomo lo avrebbe confessato, stando a quanto riportato da fonti giudiziarie, durante un’interrogatorio da parte degli uomini della procura che lo accusano di aver fatto esplodere un pacco bomba nel centro di Lione lo scorso 25 maggio, il giorno prima delle elezioni europee, che ha portato al ferimento di 13 persone, tra cui una bambina di otto anni.

L’attentato

Sono le 17.30, quando un uomo lascia un pacco pieno di esplosivo, chiodi e bulloni davanti a una panetteria di una nota catena e lo fa detonare. tredici feriti e la Francia che ripiomba nell’incubo attentati nel quale, dopo Charlie Hebdo, il Bataclan e Nizza era precipitata. Scattano subito le misure di sicurezza, con il livello d’allarme che viene innalzato immediatamente e le forze antiterrorismo che convergono immediatamente in Rue Victor Hugo, luogo dell’attentato.

La cattura grazie alla geolocalizzazione

Subito dopo l’esplosione della bomba è partita una serrata caccia all’uomo, ma in pochi cercavano un terrorista. Tra le ipotesi più accreditate non c’era infatti quella dell’attentato di matrice fondamentalista, ma il gesto di uno squilibrato un regolamento di conti nell’ambiente criminale.

La svolta avviene il 28 maggio, quando un 24enne algerino viene arrestato dalle forze di sicurezza mentre usciva da un autobus nel settimo arrondissement di Lione. Secondo gli inquirenti sarebbe stato tradito dal servizio di geolocalizzazione del suo smartphone. Gli agenti avrebbero potuto arrestarlo anche in casa, ma non hanno voluto correre rischi, temendo che il sospettato potesse innescare esplosioni.