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Cina, oltre 60 vittime e 300 case crollate a causa della pioggia

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La Cina centrale e meridionale ha dovuto fare i conti con inondazioni, siccità, piogge e frane: la situazione è al limite.

Nella stagione delle piogge la Cina meridionale e centrale ha registrato abbondanti danni: sono stati registrati 64 decessi e 356 mila persone sono state sfollate. La regione più colpita comprende i territori dal Guangdong a Chongqing. Un vero allarme maltempo che ha causato disastri nelle città e alle persone. Vediamo cosa è successo.

I dati sul disastro

Il Ministero cinese per la gestione del maltempo ha diffuso alcuni dati allarmanti sulla situazione di venerdì 14 giugno. Le inondazioni e gli smottamenti che hanno colpito la zona meridionale e centrale, infatti, hanno distrutto 9.300 abitazioni e danneggiato oltre 3 milioni di raccolti. Inoltre, una prima stima delle perdite economiche ammonta a poco meno di 13 miliardi di yuan. Più di 300 persone sono state tratte in salvo dai soccorritori. Il Ministero fa sapere anche che 20 mila case situate nella regione del Guangxi, a sud-ovest dello stato, sono senza energia elettrica. Infine, un’enorme frana ha colpito nelle ultime ore 120 metri di strada nella cittadina di Heyuan, nella provincia del Fujian: il bilancio è di un morto e 2 dispersi.

Una primavera pazzerella

La stagione delle piogge ha portato in Cina maltempo diffuso in tutte le regioni. Infatti, da quanto riportano alcuni dati dell’11 giugno, le persone colpite dalle inondazioni sono più di 6 milioni. Le perdite economiche aggiornata a tale data ammontano a 10 miliardi di yuan e risultano in calo del 41% rispetto agli ultimi 5 anni. Gli acri e le coltivazioni colpite sono circa 623 mila e oltre 15 mila le case gravemente danneggiate. Anche questi dati, però, risultano in calo rispetto al quinquennio precedente: rispettivamente del 32% e del 79%. Infine, la siccità ha colpito il paese: le persone coinvolte sono circa 4 milioni e 640 mila sono gli ettari di colture a rischio da inizio giugno.