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Notre-Dame, l'addetto alla sicurezza era stato assunto da 3 giorni

Notre-Dame

Il New York Times ha ricostruito quanto accaduto durante l'incendio di Notre-Dame. L'addetto alla sicurezza era stato assunto da 3 giorni

Un devastante incendio ha devastato la cattedrale di Notre-Dame a Parigi, meraviglioso e suggestivo simbolo della capitale francese. Le fiamme sono divampate partendo da un’impalcatura che contornava la cattedrale. Questa era stata posizionata per eseguire i lavori di conservazione. Il fuoco ha avvolto il tetto e la guglia, fino a farli crollare, intorno alle 20. Il New York Times ha ricostruito quei drammatici momenti, facendo luce sull’operato dell’addetto alla sicurezza. L’uomo era stato assunto da soli 3 giorni, ma ha commesso 30 minuti di errori. Così informa l’Huffington Post.

Notre-Dame, gli errori dell’addetto alla sicurezza

“Dopo le prime fiamme, c’è stato spazio per 30 minuti di errori. Il sistema anti-incendio è stato messo a punto in 6 anni da decine di esperti, ma quando alle 18 e 18 si è messo in funzione, l’agente della sicurezza davanti al monitor nel presbiterio non ha letto “fuoco”, ma l’indicazione della sacrestia, il codice ZDA-110-3-15-1 (associato a uno dei 160 rilevatori di fumo) e infine il segnale che era scattato il meccanismo di aspirazione”, spiega il quotidiano americano. Il New York Times si è poi soffermato sulle responsabilità dell’addetto deputato alla sicurezza della cattedrale. Così riporta il Corriere della Sera.

L’agente era neo-assunto, al lavoro da soli tre giorni. Quattro minuti dopo il messaggio di allarme, ha telefonato a un’altra guardia di stanza nella chiesa chiedendogli di andare a controllare nella sagrestia, adiacente all’edificio principale. A 10 minuti dall’allerta, invece di avvertire i pompieri ha chiamato il capo, senza trovarlo. Venticinque minuti dopo, il capo ha richiamato e ha capito che l’incendio non era nella sagrestia, e ha detto alla guardia di tornare sotto la volta principale”.

Dopo questa prima ricostruzione, spiega ancora il quotidiano statunitense: “Dopo aver salito 300 gradini l’uomo ha finalmente visto le fiamme nella “foresta”, la struttura di legno di quercia che sostiene il tetto”. A quel punto sono stati chiamati i pompieri. E ancora: “L’incendio stava bruciando le travi da ormai mezzora. Questo ha posto i vigili del fuoco in una posizione di svantaggio quasi impossibile da recuperare”.

L’intervento dei vigili del fuoco

Poi prosegue la ricostruzione dell’incendio: “Se la torre Nord della cattedrale fosse crollata, come pareva imminente, ciò avrebbe comportato la caduta delle campane e probabilmente la fine di tutta la cattedrale”.

E sull’intervento dei pompieri si legge: “Quando Macron ha convocato i vigili del fuoco per ringraziarli, non è stato un gesto formale. Quella squadra ha salvato Notre-Dame, e lo ha fatto rischiando di essere inghiottita dalle fiamme”.