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Abbandonano la figlia adottiva affetta da nanismo: "Voleva ucciderci"

affetta da nanismo

La mamma adottiva sostiene che si trattasse di una ragazza di 22 anni con disturbi mentali.

Erano convinti fosse una bambina di 9 anni, in realtà ne aveva 22. Kristine e Michael Barnett sono stati condannati per aver abbandonato la figlia adottiva Natalia Grace, di origini ucraine, in un appartamento dell’Indiana prima di trasferirsi in Canada. Natalia era affetta da nanismo e, secondo quanto ha rivelato la mamma adottiva, anche da disturbi mentali.

La difesa della mamma

Negli Stati Uniti Kristine Barnett e il suo ex marito Michael Barnett, 43 anni, sono stati condannati per l’abbandono nel 2013 della figlia adottiva Natalia Grace, di origini ucraine, adottata nel 2010. L’hanno lasciata in un appartamento dell’Indiana prima di andare a vivere in Canada. I due sono stati arrestati e poi rilasciati su cauzione lo scorso 18 e 19 settembre. In un’intervista alla Daily Mail Tv, Kristine Barnett avrebbe fatto delle accuse choc: “Mia figlia era in realtà un’adulta sociopatica affetta da nanismo che voleva ucciderci tutti”. Secondo le forze dell’ordine, la bambina aveva anche dei problemi a camminare. Nell’intervista, Kristine insiste che al momento del presunto abbandono Natalia non avrebbe avuto 9 anni come sosteneva, ma 22. La donna ha raccontato che Natalia Grace l’avrebbe spinta contro un recinto elettrico e messo candeggina nel suo caffè, cercando in tutti i modi di uccidere lei e l’ex marito: “i giornalisti mi fanno apparire come una molestatrice ma non esiste alcuna bambina. Natalia era una donna. Aveva le mestruazioni. Aveva denti adulti. Non è mai cresciuta di un singolo centimetro, cosa normale anche per un bambino affetto da nanismo”. Kristine aveva portato Natalia a fare dei test per stabilire la vera età e si era scoperto che la ragazzina aveva 18 anni.