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Bambino di 8 anni costretto a inginocchiarsi sul grano per punizione

bambino grano

Il bambino di 8 anni era tornato da scuola troppo tardi e i genitori lo hanno costretto ad inginocchiarsi sul grano per 9 ore.

Un bambino di 8 anni è stato punito dai genitori in modo esemplare: dopo essere tornato a casa tardi, infatti, è stato costretto ad inginocchiarsi sul grano per 9 ore. Il piccolo si era conficcato i chicchi nella carne e ha dovuto subire un intervento chirurgico per estrarli. “Abbiamo cercato su internet e abbiamo pensato che fosse una buona idea” si sono giustificati mamma e papà. Ora, inoltre, i genitori Alina Yumasheva e viol rischiano di finire in carcere per aver torturato il figlio.

Bambino inginocchiato sul grano

Una punizione esemplare quella inferta da due genitori della Siberia al figlio. Il bambino di 8 anni era tornato da scuola troppo tardi e loro lo hanno costretto ad inginocchiarsi sul grano per 9 ore. Una volta rialzatosi, però, il piccolo è rimasto con i chicchi conficcati nelle ginocchia e ha dovuto subire un intervento chirurgico. Il patrigno Sergey Kazakov inoltre, avrebbe picchiato il bimbo con dei calci per essere tornato a casa tardi e gli avrebbe tirato i capelli finché era inginocchiato. La madre, nel frattempo, ha confessato di aver approvato la punizione e di aver cercato consigli su Internet. “Mi sono inginocchiata – ha raccontato Alina – non mi sono fatta molto male e quindi ho detto a Sergey che poteva essere una buona idea”. Entrambi i genitori sono ora sotto processo e rischiano una pena severa. Le accuse contro di loro sono tortura, incapacità di educare il figlio e danni alla salute del bambino. Potrebbero essere condannati a 7 anni di carcere.

Non si trattava però della prima violenza sul piccolo: il bimbo era tenuto a digiuno per diverse ore. Inoltre, a lanciare i soccorsi sarebbero stati i vicini quando il piccolo è corso in cerca di aiuto con i chicchi conficcati sulle ginocchia. La maestra del bambino, infine, ha raccontato che si recava sempre a scuola e andava molto bene. La madre seguiva i colloqui: “Nessuno di noi – ha sottolineato l’insegnante – avrebbe mai pensato che fosse una vittima di bullismo da parte dei genitori a casa. Aveva semplicemente paura di parlarne con noi”.