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Coronavirus: la Cina avrebbe rivelato per errore i veri dati sui morti

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Secondo i media asiatici, l'azienda di telecomunicazioni Tencent avrebbe pubblicato per errore dei dati insolitamente alti sul coronavirus in Cina.

Arrivano dall’estremo oriente delle indiscrezioni che rivelerebbero un possibile coinvolgimento del governo cinese sulla diffusione dei dati reali in merito all’epidemia di coronavirus che sta investendo il paese. Secondo una notizia riportata dal Taiwan Times la scorsa settimana infatti, la nota azienda di telecomunicazioni cinese Tencent avrebbe per errore diffuso dei numeri insolitamente alti in riferimento alle cifre sui contagi e sui decessi all’interno dei confini di Pechino.

Coronavirus in Cina: i dati reali

L’articolo pubblicato dal Taiwan Times mostrava come, nella tarda serata del primo febbraio, Tencent avesse pubblicato dati stranamente alti sul coronavirus all’interno della sua pagina web Epidemic Situation Tracker, che giornalmente monitora l’andamento dell’epidemia in Cina. Le cifre (messe online solo per pochi istanti e subito sostituite da dati rivisti al ribasso) indicavano 154.023 casi confermati e 79.808 casi sospetti; numeri rispettivamente dieci e quattro volte superiori a quelli diffusi nelle comunicazioni ufficiali del governo di Pechino.

Anche la conta dei decessi sarebbe stata molto più elevata della media di quei giorni, con 24.589 vittime conteggiate contro le 304 confermate ufficialmente in quella data. Successivamente i dati sono stati sostituiti da quelli diramati dalle autorità, facendo nascere proprio per questo motivo numerosi sospetti su una possibile manomissione governativa dei dati reali allo scopo di nascondere la reale portata dell’epidemia. Peraltro, Tencent è l’azienda che ha sviluppato il popolare servizio di messaggistica WeChat, oggetto di numerose critiche all’estero per essere uno dei principali canali su cui opera la censura cinese.

Il confronto con i modelli statistici

Il Taiwan Times afferma inoltre che i presunti dati erronei pubblicati da Tencent sarebbero in realtà molto vicini ai modelli statistici sull’epidemia diffusi dall’epidemiologo britannico Johnatan Read alla fine del mese di gennaio. I dati ufficiali diffusi da Pechino hanno infatti sempre stupito i ricercatori per essere almeno dieci volte inferiori a quelli previsti dalle stime.

A questo si aggiungono anche le dichiarazioni fatte il 29 gennaio dall’epidemiologo cinese Zeng Guang, il quale ha confermato le difficoltà che hanno i funzionari di Pechino nell’ammettere le vere cifre sul coronavirus: I funzionari devono pensare alla convenienza politica e alla stabilità sociale in modo da mantenere le loro posizioni”. Se dunque la Cina sta realmente manipolando i dati reali sul coronavirus lo sta facendo per evitare di alimentare fenomeni di isteria di massa e di compromettere di conseguenza la credibilità stessa del paese agli occhi del mondo. Tuttavia, alcuni commentatori appaiono più ottimisti e vedono in quello fatto da Tencent un semplice errore di digitazione dei dati, subito ripristinato prima che potesse creare inutili allarmismi.