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Solidarietà ai passeggeri della Diamond Princess: "Non mollate!"

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La crociera sulla nave Diamond Princess sembra interminabile per i passeggeri bloccati a bordo: la solidarietà dei giapponesi.

Sono più di 3 mila i passeggeri bloccati a bordo della nave da crociera Diamond Princess, ancora in stallo al largo del Giappone. Sono invece 39 i nuovi casi di contagio registrati nelle ultime ore, che portano a quota 179 le persone infette da coronavirus. Sulla nave si trovano anche 35 connazionali italiani, che attendono lo sblocco della situazione per tornare a casa. Una passeggera della Diamd Princess, inoltre, aveva raccontato come si vive sulla nave in quarantena, mentre i giapponesi stanno invitando i passeggeri a non mollare.

Diamond Princess, solidarietà ai passeggeri

La nave da crociera Diamond Princess è salpata da Yokohama il 20 gennaio scorso: a bordo trasporta 3.500 passeggeri. Dal 5 febbraio, però, è rimasta bloccata nel porto giapponese della città a causa di un anziano risultato positivo al coronavirus. Dopo di lui sono stati segnalati altri casi, che sono via via aumentati di giorno in giorno. Al momento sarebbero 179 le persone infette. Soltanto 65 passeggeri, al momento, hanno toccato terra in Giappone. si tratta di pazienti infetti da coronavirus che hanno ricevuto le cure mediche opportune. Tutti gli altri, invece, proseguiranno la quarantena a bordo della nave fino al 19 febbraio.

Da quanto si apprende , inoltre, nel momento dello sbarco al porto giapponese erano presenti moltissimi giornalisti e curiosi. Tra questi anche un gruppo di giapponesi che a bordo di un piccolo motoscafo cantava inni di incoraggiamento ai passeggeri. Con l’utilizzo di un megafono, infatti, gridavano: “Makenaide!”, che significa “non mollate!”. Un segno di solidarietà per coloro che stanno vivendo una crociera interminabile fatta di continui controlli di temperatura e misure precauzionali.

L’appello dei marinai indiani

I membri indiani dell’equipaggio, invece, hanno lanciato un appello straziante: “Presto ci infetteremo tutti, abbiamo paura, fateci sbarcare“. Il rischio parrebbe la trasformazione della nave in una sorta di ospedale galleggiante nel quale le persone piano piano vengono infettate. Le autorità giapponesi, quindi, stanno valutando per concedere lo sbarco agli anziani o alle persone affette da malattie croniche.