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Coronavirus: negli Usa muoiono disabili perché non tutelati

Coronavirus, negli Usa aumenta il numero di disabili morti

Negli Usa muoio sempre più disabili per colpa del Coronavirus. Per loro non c'è abbastanza assistenza.

I disabili negli Usa muoiono di Coronavirus senza ricevere granché assistenza. Il ritmo delle vittime è cinque volte superiore a quello del resto della popolazione, e stiamo parlando di cifre astronomiche nel caso americano. Il problema di fondo è che in ben 25 Stati gli ospedali negano respiratori a malati cronici, disabili o chi presenta minorazioni mentali.

Disabili negli Usa: non c’è tutela

In una delle aree più colpite dalla pandemia, si sceglie chi curare. Una categoria così vulnerabile, da sempre ma soprattutto ora, come quella dei disabili ne deve quindi pagare le conseguenze. L’80% dei residenti di una casa che accoglie disabili, a Long Island, è risultato positivo al Coronavirus ma tale percentuale si è ripetuta anche in Massachussets e Michigan.

Durante la battaglia contro il Coronavirus, i disabili americani proseguono imperterriti la loro lotta contro la discriminazione sull’accesso alle cure intensive. Tali regole sono state emanate da parlamenti e amministrazioni locali, in prima linea, tra le tante associazioni, il Developmental Disabilities Council presieduto da April Dunn, deceduta per aver contratto la pandemia.

Il Coronavirus è “peggio dell’11 settembre”

Nel frattempo, le parole del governatore Andrew Cuomo non fanno che confermare le preoccupazioni della popolazione americana: “Peggio dell’11 settembre”, ha detto, “Siamo solo alla prima ondata, non bisogna assolutamente abbassare la guardia”. La quantità di contagiati e morti da Coronavirus, negli Usa, sembra destinata a salire e la paura di un danno economico difficile da sanare si fa largo nelle menti dei cittadini.

Il numero di disoccupati è aumentato di 6,6 milioni per un totale quasi pari a 17 milioni e superando i dati registrati durante il periodo della “Grande Depressione”.