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Coronavirus, Giappone: sulle montagne russe vietato urlare

Coronavirus, Giappone: sulle montagne russe vietato urlare

In Giappone è vietato urlare sulle montagne russe, dal momento che le grida possono aumentare il rischio di contagio da Coronavirus.

Sulle montagne russe il rischio di contrarre il Coronavirus si alza, per questo motivo in Giappone è vietato urlare a bordo dell’attrazione. Riaprono i parchi divertimento nell’arcipelago nipponico, a patto che tutti i visitatori rispettino severe regole fondamentali per scongiurare una nuova diffusione della pandemia.

Giappone, sulle montagne russe non si urla

Tutti i parchi dell’Associazione parchi a tema del Giappone orientale e occidentale, dovranno aderire alla regola del “vietato urlare”. Saranno quindi 30 gli operatori ad introdurla per i propri clienti, compresa Disneyland Tokyo e Universal Studios Japan.

Oltre a questo divieto, sarà obbligatorio indossare la mascherina lungo tutto il percorso, ovvero in fila per le attrazioni. Per quanto riguarda gli impiegati, questi dovranno evitare il più possibile di dialogare con i visitatori, preferendo “una combinazione di occhi sorridenti e gesti con le mani nonostante le mascherine”.

Regole anti Coronavirus anche allo zoo

Non ci sono però solo rigide regole anti Coronavirus in Giappone, nei momenti riservati allo svago. Per far rispettare il distanziamento sociale ai clienti, il ristorante di un noto zoo locale ha fatto “sedere” degli adorabili pupazzi a forma di capibara, enorme roditore sudamericano mascotte del parco. Questi sono posti ai tavoli, in modo da occupare alcune sedute e portando, in maniera educata, a non assembrarsi per mangiare.

Con un piano da 10,5 miliardi di euro, il Paese nipponico mira a risollevare la propria economia a partire dal turismo. Per farlo offre diverse agevolazioni agli avventori stranieri e dimostra grande volontà nel ripartire in sicurezza, anche se questo a volte significa introdurre regole particolari come quella del divieto alle urla sulle montagne russe.