Patrick Zaki, che ha scritto una lettera alla sua famiglia, dovrà scontare altri 45 giorni di carcere. Il tribunale del Cairo ha rinnovato la detenzione per altri 45 giorni. Patrick George Zaki è uno studente dell’università di Bologna che è stato arrestato in Egitto lo scorso febbraio, con l’accusa di aver diffuso informazioni dannose, ovvero di propaganda sovversiva. A dare questa notizia è stata la rete di attivisti che è in contatto con gli avvocati di Patrick Zaki da Bologna, sempre in prima linea per chiedere la sua liberazione.
“Riconoscendo nella sua figura quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica”: il Consiglio Comunale, nella seduta di oggi, ha approvato un ordine del giorno per concedere a #PatrickZaki la cittadinanza onoraria di #Bologna. pic.twitter.com/v4AkNV030I
— Comune di Bologna (@Twiperbole) July 6, 2020
Patrick Zaki detenzione rinnovata
Nelle ultime ore erano molto aumentate le speranze per la scarcerazione di Patrick Zaki, ma sono state ufficialmente distrutte dal “no” categorico dei giudici. Sabato, a differenza di quanto accade di solito, i difensori di Patrick hanno avuto il permesso di argomentare e consegnare una memoria alla Corte, in modo da spiegare tutti i motivi per cui il ragazzo dovrebbe essere liberato. Anche questa volta, come è sempre accaduto, Patrick non è comparso in aula.
Avevano tutti sperato in un esito molto diverso, ma la notizia che è arrivata dal Cairo ha lasciato tutti sotto shock, come ha spiegato Riccardo Noury, il portavoce di Amnesty International Italia, commentando il rinnovo della detenzione all’Ansa. “Una decisione inumana, arbitraria che consegna Patrick alla prigione diTora per un tempo lungo nel quale le autorità egiziane immaginano che noi dimenticherò la sua sorte. Sbagliano, questo è certo” ha aggiunto il portavoce, promettendo di andare a fondo in questa faccenda e di lottare per la liberazione dello studente Patrick.