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In Cina ansia per la peste bubbonica: un villaggio in quarantena

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In Cina cresce l'ansia peste bubbonica dopo il caso di una persona morta lo scorso 2 agosto. Un intero villaggio è posto in isolamento.

Continua a crescere la preoccupazione in Cina per la peste bubbonica. Lo scorso luglio i primi casi in Mongolia, dove si è registrato un decesso, adesso un intero villaggio è stato posto in quarantena per paura del diffondersi del contagio. Per questo motivo il villaggio di Suji Xincun è stato posto in isolamento dopo la morte di uno dei residenti dovuta alla peste bubbonica. La notizia è stata resa nota dalle autorità sanitarie della città di Baotou domenica 2 agosto. Per questo motivo, tutti gli abitanti della zona sono stati sottoposti a test e screening che però hanno dato tutti esiti negativi. In quarantena anche i 9 contratti stretti e i 26 secondari: per loro il test è risultato sempre negativo.

Ansia peste bubbonica in Cina

E dunque aumenta l’ansia per il diffondersi della peste bubbonica in Cina. Una malattia che, secondo gli esperti, non se n’è mai andata veramente. A Damao Banner, distretto dove si trova il villaggio posto in quarantena, il livello di allerta è stato portato da 3 a 4 fino al prossimo 31 dicembre. Nella giornata del 6 agosto, invece, le autorità locali hanno emesso il rischio di un’epidemia di peste bubbonica che potrebbe diffondersi in città.

Per questo motivo hanno esortato i cittadini a prendere ulteriori precauzioni e consultare immediatamente un medico qualora dovessero manifestarsi sintomi come febbre o tosse. Inoltre, sono state invitate le persone a ridurre il contatto con animali selvatici durante i viaggi ed evitare di cacciarli, dal momento che potrebbero causare infezioni.