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Navalny, negato il trasferimento ospedaliero: i medici dicono no

Negato trasferimento a Navalny, i medici dicono no

I medici di Omsk si rifiutano di dare il nullaosta, negato il trasferimento di Navalny in un ospedale tedesco. Il giallo sull'oppositore s'infittisce.

Negato il trasferimento di Navalny da Omsk ad un ospedale in Germania. I medici della struttura russa hanno deciso di non dare autorizzazione, a denunciare il fatto un portavoce di Alexei, Kira Yarmysh. L’oppositore è ricoverato, in coma, per quello che sembrerebbe essere un avvelenamento.

Caso Navalny: negato il trasferimento ospedaliero

Eppure, il Cremlino aveva dichiarato che dopo richiesta formale avrebbe autorizzato il trasferimento. Queste le parole del portavoce Dimitri Peskov, da parte del ministero della Sanità russo. “Molti russi si recano all’estero per cure in questo periodo, anche se i confini sono chiusi e naturalmente siamo disposti a considerare con il necessario tempismo un appello in questo senso, se ci sarà”, aveva detto, “come nel caso di qualsiasi altro cittadino russo”. Sembra che lo staff medico si rifiuti di approvare tale procedura per non prendersi alcuna responsabilità, nel frattempo Navalny rimane in terapia intensiva.

Qualcuno ha avvelenato Navalny?

L’oppositore e blogger sarebbe dovuto finire all’ospedale Charite di Berlino, trasportato in eliambulanza assieme alla moglie. Navalny stava svolgendo un tour in Siberia per sostenere i candidati alle elezioni locali previste per settembre 2020, si è sentito male in aereo ed è atterrato d’emergenza ad Omsk, nel Sud Ovest della zona. Sembra che quella mattina avesse bevuto solo un tè, è risaputo che nelle sostanze calde sia più facile disciogliere e nascondere sostanze velenose.

Preoccupato nel sentire del sospetto avvelenamento di Alexei Navalny. Se confermato, i responsabili dovranno risponderne. Gli auguro una rapida e completa guarigione” ha twittato l’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell.