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Europa sotto i riflettori: l’Islam politico estremista penetra in Francia

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Un rapporto redatto da un ambasciatore francese e un funzionario di polizia, su incarico dei ministeri dell’Interno, degli Esteri e della Difesa francesi, ha rivelato una "infiltrazione su larga scala" compiuta dai Fratelli Musulmani all’interno della società, tramite una rete di istituzioni e individui.

 

Un rapporto redatto da un ambasciatore francese e un funzionario di polizia, su incarico dei ministeri dell’Interno, degli Esteri e della Difesa francesi, ha rivelato una “infiltrazione su larga scala” compiuta dai Fratelli Musulmani all’interno della società, tramite una rete di istituzioni e individui. Questo gruppo islamico, che adotta un pensiero estremista, fu fondato in Egitto negli anni Venti del secolo scorso, causando molteplici disordini e distruzioni. Basta dire che Hamas è la branca palestinese dell’organizzazione madre (i Fratelli Musulmani).

Il rapporto, pubblicato il 20 maggio 2025 con il titolo “I Fratelli Musulmani e l’islam politico in Francia”, afferma che “i Fratelli Musulmani minano lo Stato francese dall’interno con una vasta rete di elementi e istituzioni infiltrate”.

Si cita l’esistenza di 139 luoghi di culto appartenenti ai musulmani di Francia, considerati sedi principali dei Fratelli Musulmani in Francia, nonostante il gruppo lo neghi, e si fa riferimento ad altri 68 luoghi ritenuti vicini all’organizzazione, distribuiti in 55 dipartimenti francesi, che rappresentano il 7% del totale di 2800 luoghi di culto islamici in Francia, e il 10% dei luoghi di culto aperti tra il 2010 e il 2020 (45 su 447).

Si parla inoltre di 280 associazioni legate ai Fratelli Musulmani che operano in vari settori, tra cui religione, beneficenza, istruzione, ambiti professionali, giovanili e finanziari, sottolineando che il gruppo utilizza “molteplici meccanismi che vanno dalla re-islamizzazione, al separatismo e talvolta al sabotaggio, con l’obiettivo di destabilizzare la Repubblica francese”.

Minaccia per la sicurezza nazionale

Dopo la pubblicazione del rapporto, il presidente francese Emmanuel Macron ha presieduto al Palazzo dell’Eliseo un consiglio di difesa e sicurezza nazionale dedicato allo studio dell’islam politico in Francia e alla questione dei Fratelli Musulmani, ritenendo l’organizzazione una minaccia per la sicurezza nazionale.

I consiglieri di Macron hanno detto che il presidente “voleva agire al più presto” per affrontare un “fenomeno radicato che si è aggravato recentemente”, motivando la convocazione del Consiglio Superiore di Difesa e Sicurezza Nazionale (CDSN) con il pericolo che i Fratelli Musulmani rappresentano per la sicurezza nazionale.

Nel frattempo, il sito Politico ha riportato fonti governative secondo cui Macron è apparso molto arrabbiato durante una riunione del consiglio di difesa francese, criticando duramente i suoi ministri per non aver fornito soluzioni sufficienti per affrontare la “minaccia” rappresentata dai Fratelli Musulmani.

L’Eliseo ha dichiarato: data l’importanza del tema e la gravità dei fatti accertati, il presidente Macron ha chiesto al governo di formulare nuove proposte che saranno discusse nel prossimo consiglio di difesa all’inizio di giugno, precisando che il presidente ha deciso di pubblicare il rapporto entro la fine della settimana, una mossa rara per le riunioni del consiglio di difesa, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde.

Macron ha avviato una campagna severa contro quella che chiama la “separazione islamista”, cercando di limitare l’influenza straniera sulle istituzioni e le comunità islamiche.

Obiettivo: il controllo sull’umanità

L’organizzazione dei Fratelli Musulmani, infiltrandosi nelle organizzazioni europee, mira al controllo sull’umanità, secondo uno studio pubblicato dal Centro Arabo per il Contrasto all’Estremismo.

Lo studio afferma che “sebbene i Fratelli Musulmani in Europa non sostengano direttamente lo Stato Islamico (ISIS) o Al Qaeda, non è corretto descriverli come pacifici. Il loro sostegno a Hamas e al jihad in Siria è una prova della loro disponibilità a usare la violenza come strumento per raggiungere i loro obiettivi.”

Il centro aggiunge che “la vera natura dei Fratelli Musulmani può essere osservata attraverso il loro rapporto amichevole con la teocrazia iraniana. Storicamente, le relazioni tra musulmani sunniti e sciiti sono state tese. Hassan al-Banna, fondatore dei Fratelli Musulmani, voleva calmare questa tensione, e quando Khomeini salì al potere nel 1979, i membri dei Fratelli offrirono il loro sostegno.”

Lo studio conclude che “le organizzazioni islamiche estremiste possono dare l’impressione di essere ‘moderate’ se paragonate ai gruppi salafiti jihadisti, che apertamente adottano la violenza, ma questa errata interpretazione è un tragico errore. Come altre organizzazioni islamiche globali, i Fratelli Musulmani sono nemici dei valori occidentali, e i loro sostenitori abusano di termini come libertà religiosa, rappresentanza delle comunità, multiculturalismo, identità e invocano un ‘dialogo’ tra civiltà per nascondere la loro vera natura.”

Espansione dell’influenza in Europa

Secondo il quotidiano Arabi Post, i Fratelli Musulmani continuano ad espandere la loro influenza nella società europea con diverse strategie, tra cui la fondazione di moschee e centri culturali e l’impegno in attività sociali ed educative.

Il rapporto, pubblicato lo scorso settembre, sottolinea che l’organizzazione si basa su “reti complesse di associazioni e istituzioni che promuovono la loro agenda ideologica, sfruttando il clima di libertà religiosa e politica in Europa per influenzare le comunità musulmane e partecipare alla vita pubblica.”

Queste mosse preoccupano le autorità europee, che cercano di contrastare l’influenza crescente dei Fratelli Musulmani, temendo per la coesione sociale e la sicurezza nel continente.

Avvertimenti anticipati

Dopo la nomina di Ibrahim Munir, residente in Gran Bretagna, a capo ad interim della guida generale in Egitto nel 2020, gli esperti hanno avvertito del rischio che la leadership dei Fratelli Musulmani si sposti in Europa.

Adnan Aslan, professore all’Università di Vienna e esperto di gruppi islamici estremisti, affermò allora che “i Fratelli Musulmani hanno già una forte presenza in Europa e le loro attività si intensificheranno con la nuova leadership, dato che sono molto deboli in Egitto.”

Lodger Lulker, ricercatore specializzato in organizzazioni islamiche in Austria e docente di studi orientali all’Università di Vienna, ha confermato che la minaccia dei Fratelli Musulmani alla sicurezza e alla coesione sociale in Europa cresce significativamente in base agli sviluppi interni del gruppo.

Lulker ha esortato i paesi europei a prendere misure decise per contenere il pericolo, incluso il blocco dei finanziamenti esteri e la messa sotto stretto controllo delle loro istituzioni.

I rapporti indicano che l’allarme sulla crescente minaccia dei Fratelli Musulmani alla sicurezza e alla coesione sociale in Europa è arrivato mentre diversi paesi europei intensificano le azioni per fronteggiare il pericolo rappresentato dal gruppo.

Bannato in diversi paesi

A causa delle sue idee estremiste e della sua pericolosità per le società, diversi paesi hanno bandito i Fratelli Musulmani come organizzazione terroristica, accusandola di essere dietro a progetti distruttivi, sostegno all’estremismo e destabilizzazione interna. Tra questi figurano Russia, Kazakistan, Siria, Arabia Saudita, Egitto e Bahrain.

Ad aprile dello scorso anno, la Giordania ha vietato tutte le attività dei Fratelli Musulmani, confiscato sedi e proprietà, e proibito la promozione delle loro idee o qualsiasi relazione con loro, dopo che le forze di sicurezza hanno scoperto un piano per attacchi terroristici su vasta scala.

Il ministro dell’Interno giordano, Mazen Faraya, ha dichiarato in una conferenza stampa che “le indagini hanno dimostrato il coinvolgimento di membri dell’organizzazione in attività che minacciano la sicurezza nazionale e mettono in pericolo la vita dei cittadini,” sottolineando che la continuazione delle attività di questo gruppo rappresenta una minaccia per la vita dei cittadini.

Ha inoltre affermato che i Fratelli Musulmani, la stessa notte in cui sono stati resi noti i dettagli del piano terroristico che mirava alla sicurezza del regno, hanno distrutto e fatto uscire clandestinamente quantità di documenti dalle loro sedi nel tentativo di nascondere le loro attività e i loro legami sospetti.