> > Femminicidio di Elisa Polcino, operata la figlia 16enne: gli ultimissimi aggi...

Femminicidio di Elisa Polcino, operata la figlia 16enne: gli ultimissimi aggiornamenti sulle sue condizioni

femminicidio Elisa Polcino

Salvatore Ocone, dopo aver ucciso la moglie, si è scagliato contro i figli, uccidendo il terzogenito e riducendo in fin di vita la secondogenita.

Sono apparse subito gravissime le condizioni della 16enne, figlia di Elisa Polcino, la donna di 49 anni uccisa dal marito con una pietra. La ragazza è stata operata, ecco le ultime notizie.

Femminicidio Elisa Polcino: la ricostruzione della tragedia

Ha confessato tutto Salvatore Ocone, il 58enne che ha ucciso la moglie, il figlio 15enne e ridotto in fin di vita la figlia di 16 anni a Paupisi, in provincia di Benevento.

“Li ho uccisi io” ha detto, la moglie, Elisa Polcino, con una grossa pietra, poi ha colpito i due figli, di 15 e 16 anni, e li ha trascinati in auto, per poi scappare. La vettura è stata poi ritrovata dai Carabinieri nella campagna di Ferrazzano, al suo interno il corpo ormai senza vita del 15enne e la 16enne in fin di vita. Il terzo figlio della coppia, Mario, al momento della tragedia si trovava a Rimini, dove lavora. Ora è rientrato in Campania per stare vicino alla sorella. Ecco le ultime notizie sulle sue condizioni.

Femminicidio Elisa Polcino, come sta la figlia 16enne ricoverata: gli aggiornamenti

Ha riportato una grave frattura cranica la ragazza di 16 anni colpita dal padre, Salvatore Ocone, che ha ucciso la moglie e il figlio di 15 anni. La 16enne è stata operata nella notte all’ospedale Neuromed di Pozzilli, dove ora si trova ricoverata in coma farmacologico con “trauma cranico severo dovuto a fratture multiple della teca cranica che vanno dal frontale all’occipitale.” I medici hanno spiegato che, per via di un edema diffuso, è stato necessario togliere tutti i frammenti ossei e parte della scatola cranica e che al momento ci sono alcuni focolai emorragici a livello cerebrale. Ora si dovranno aspettare qualche giorno affinché il cervello si sgonfi e “ci stiamo preoccupando essenzialmente di far sopravvivere la ragazza e, successivamente, si vedrà quali saranno gli esiti a livello cerebrale.”