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Feto nascosto in un sacchetto di plastica nell'armadio: la madre non andrà a processo

Legge

La ragazza, all'epoca 17enne, che ha nascosto un feto in un sacchetto di plastica nell'armadio non sarà processata.

Una ragazza di 17 anni, all’epoca dei fatti, aveva nascosto un feto in un sacchetto di plastica, nell’armadio. La giovane non verrà processata. La vicenda risale al 2017 ed è accaduta a Lecce. 

Feto nascosto in un sacchetto di plastica nell’armadio: la madre non andrà a processo

La ragazza accusata di aver nascosto il feto, morto durante il parto, in un sacchetto di plastica nell’armadio di casa, non sarà processata. La giovane ha superato positivamente la messa alla prova durata due anni e per questo Silvia Minerva, giudice del tribunale per i minorenni, ha deciso di chiudere il caso. La vicenda è avvenuta a Squinzano, nel Leccese, nel 2017. La giovane, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, aveva partorito in casa e quando si è accorta che il feto era morto, lo ha nascosto in un sacchetto di plastica in un armadio.

Accusati anche la sorella e il cognato

La giovane era stata aiutata dalla sorella di 32 anni e dal cognato di 51 anni. Entrambi sono stati condannati a 14 anni e mezzo di carcere perché ritenuti responsabili di non aver aiutato in modo adeguato la minorenne a partorire in condizioni di sicurezza, oltre ad averla aiutata a nascondere il feto. A scoprire quanto accaduto i medici del pronto soccorso dove la 17enne si era recata per via di una forte emorragia. I medici avevano informato i carabinieri di Squinzano, che avevano avviato le indagini. La 17enne, come la sorella e il cognato, era indagata per infanticidio e occultamento di cadavere, ma ora è arrivata la decisione del tribunale per i minorenni, che ritiene concluso il percorso di riabilitazione della ragazza.