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Imprese: Conflavoro Pmi, firmato Patto per l’export alla Farnesina

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Roma, 8 giu. (Labitalia) - Conflavoro Pmi ha firmato oggi alla Farnesina il Patto per l’export con ministeri, enti e territori. “Si tratta di una sinergia mai vista in Italia - ha sottolineato il presidente Roberto Capobianco - il primo, grande passo verso un sistema Italia inedito. Serv...

Roma, 8 giu. (Labitalia) – Conflavoro Pmi ha firmato oggi alla Farnesina il Patto per l’export con ministeri, enti e territori. “Si tratta di una sinergia mai vista in Italia – ha sottolineato il presidente Roberto Capobianco – il primo, grande passo verso un sistema Italia inedito. Servono strategie digitali e promozionali che coinvolgano finalmente le piccole e medie imprese. Dal turismo, alla cultura, alle fiere, alla moda, all’agroalimentare fino all’artigianato tutto, tramite il virtuale è possibile rendere concreto e reale un nuovo di fare economia valorizzando al meglio il made in Italy”.

“Come Conflavoro Pmi – ha spiegato – siamo orgogliosi di essere stati precursori di un approccio inedito con i mercati esteri. L’internazionalizzazione tramite consorzi e reti di pmi, fiere online, formazione, il coordinamento con le istituzioni e i buyer stranieri fanno parte di un percorso che stiamo costruendo giorno dopo giorno, da anni. Abbiamo dato vita proprio settimana scorsa al progetto ‘New mission Marco Polo’ con Ice e Ccpit, che permette alle aziende italiane di creare nuove partnership commerciali estere a burocrazia zero, senza filtri”.

“Crediamo che – ha ricordato Capobianco – le piccole e medie imprese si possano aiutare solo così, nell’export e non: con semplicità, innovazione digitale, formazione imprenditoriale all’avanguardia, pluralismo tra pubblico e privato, sostegno alle startup e a chi vuol fare impresa con strumenti fruibili. Ma non per adeguarsi al futuro, bensì per costruirlo. Il Patto per l’export, per il quale ringraziamo il ministro Luigi Di Maio e il ministero degli Esteri, confidiamo avrà un approccio propositivo, inclusivo, improntato all’ascolto e al fare, aiutando le nostre imprese a dar lustro e prestigio al Paese. Una nuova e ambiziosa Italia è possibile, facciamola”.