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Francesca Barra tra insulti e minacce: "Diffamata per la mia storia con Claudio Santamaria"

Francesca Barra

La giornalista Francesca Barra viene diffamata sul web a causa della relazione intrattenuta con l'attore e regista Claudio Santamaria.

Il fatto

Le comunicazioni di massa tramite la rete ci hanno immunizzato contro le distanze e la perdita di tempo. Ma non altrettanto bene hanno funzionato per quel che riguarda il buon senso: molto spesso anzi, la comunicazione sul web ha dato il vita a reti capillari di diffamatori, o “haters” (o in gergo anche “troll”), il cui scopo è insultare gratuitamente altre persone, spesso sconosciuti. È il caso della giornalista lucana Francesca Barra, diffamata e minacciata sui social media, a causa della sua relazione con l’attore e regista Claudio Santamaria.

Il fattore scatenante

Sembra che il movente scatenante alla base non sia solo la relazione, ma, specificatamente, lo stato civile della donna: divorziata e con tre figli. Infatti le minacce (anche pesanti) sono rivolte tanto a lei quanto ai figli e al compagno. Sembra che a far partire la campagna di odio siano stati un funzionario pubblico della regione Basilicata e il proprietario di un account di twitter, già resosi noto alla cronaca mondana per un altro caso simile
(pare sia lo stesso che abbia battibeccato pesantemente con la Lucarelli).

Ciò che sciocca è la gratuità volgare e violenta usata nei confronti della giornalista, per una propria scelta di vita personale, dolorosa come il divorzio. Spesso lo si immagina come un qualcosa di semplice, simile a un colpo di spugna. Non ci si rende mai conto davvero di quel che vuol dire affrontare un divorzio, affrontare lo stress causato: non ci si pone mai il problema se non sia l’estrema ratio di un matrimonio. Si da per scontato invece il contrario. Nessuno in questi casi può davvero avere contezza dei fatti se non i diretti interessati. Gettare zizzania, sparlare gratuitamente, pettegolare della vita altrui è fin troppo facile oggi, specie avendo uno strumento potente come i social. Ed è ancor più semplice fare i gradassi dietro una tastiera.

La reazione

La giornalista Francesca Barra ha reagito prontamente sugli stessi canali, pubblicando le foto dei commenti e dei messaggi, riuscendo a concentrare su di se la simpatia di una parte del pubblico e lanciando un duro appello alla necessità di cambiare atteggiamento, non solo sul web, ma anche nella vita di tutti giorni. Serve infatti una maggiore consapevolezza nel modo di esprimersi: una consapevolezza che responsabilizzi l’utente medio del web. Infatti la violenza verbale è una violenza bella e buona, che spesso passa inosservata. Spesso viene silenziosamente accettata da tutti. Nel suo anonimato, garantito sul web, ferocemente ferisce, con effetti drammatici.

Ha inoltre sporto denuncia contro il suddetto funzionario pubblico della Regione, rivolgendosi direttamente al Presidente Pittella, sollevando dubbi sull’affidabilità di simili personaggi all’interno degli uffici pubblici.

Ha anche dichiarato di rifiutarsi di parlare ancora delle violenze contro le donne, se l’atteggiamento generale nell’uso delle parole non dovesse cambiare: se non si produrrà il cambiamento, ogni battaglia, ogni articolo, ogni parola resterà solo lettera morta e niente altro.