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Fukushima, riaperte le spiagge vicino alla centrale nucleare

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Fukushima rinasce dopo il disastro nucleare del 2011. La paura oramai è finita e lascia spazio allo svago.

A Fukushima si torna in spiaggia. Gli abitanti e i turisti ora possono farsi tranquillamente un bagno in mare nelle calde giornate estive. Sembra che il disastro della centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi, avvenuto nel 2011, sia stato ormai dimenticato. Dopo anni di una lenta ricostruzione del territorio finalmente le spiagge sono state riaperte senza problemi. Secondo i funzionari locali di Fukushima la riapertura delle spiagge aiuterà l’opinione pubblica a cambiare la percezione della zona che è ancora legata al disastro nucleare.

Fukushima, apertura delle spiagge

Tra le spiagge presenti nella regione una di quelle riaperte è Haragamaobama, nella prefettura di Fukushima. La sua ubicazione è a 4o chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Dai-Chi. Ma non è l’unica ad essere stata riaperta. Anche la spiaggia nella città di Soma è ora disponibile ai bagnanti nonostante sia quella più vicina al disastro verificatosi del 2011. Il segretario generale dell’Associazione del turismo di Soma ha dichiarato di essere felice e soddisfatto di questo traguardo. Lo scopo principale dietro questa iniziativa è la valorizzazione del territorio che oramai è segnato dal ricordo dell’incidente. La riapertura è sicura perché l’acqua è totalmente priva di materiale radioattivo. Questo vale sia per l’acqua al largo che per quella sulla costa. Hiroyuki Ito, soddisfatto, ha voluto inaugurare questo traguardo pubblicando una foto sul suo profilo twitter (@somakankokyokai).

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Il segretario generale ha inoltre voluto specificare che la riapertura di alcune spiagge è stata ritardata solo ed esclusivamente a causa di alcuni lavori legati alla costruzione di infrastrutture per i bagnanti. La città di Soma, e Ito in particolare, ci tiene ad invitare più persone possibili provenienti da paesi stranieri perché Soma “è un posto da visitare“. Le restanti spiagge situate nella prefettura di Miyagi, a nord di Fukushima, hanno invece aperto durante il fine settimana. Per quanto riguarda le spiagge della costa settentrionale del Giappone è stato più complicato. Sono infatti state riaperte soltanto dopo la costruzione di imponenti dighe. Queste hanno la semplice funzione di prevenire danni dovuti ad un altro possibile tsunami.

Fukushima, il disastro nucleare

Quello che è conosciuto come il disastro di Fukushima Dai-ichi è in realtà una serie di incidenti, avvenuti sulla costa orientale del Giappone. L’11 marzo 2011 l’incidente ha provocato quattro esplosioni che sono state a loro volta suscitate da un terremoto, un maremoto e infine uno tsunami. La gravità di questo incidente, secondo la scala INES, è classificato a grado 7. L’unico fino ad ora ad essere paragonato al disastro di Chernobyl.