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Il delitto di Garlasco: Chiara Poggi si è difesa? Il sospetto

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A Garlasco, la Procura di Pavia usa la ricostruzione 3D e analisi forensi per accertare se Chiara Poggi si sia difesa la mattina del 13 agosto 2007.

Il delitto di Garlasco continua a suscitare interesse e interrogativi a distanza di anni. Grazie alle più moderne tecnologie forensi, come la ricostruzione tridimensionale della scena del delitto e l’analisi dettagliata di tracce di sangue e impronte, la Procura di Pavia sta approfondendo un aspetto cruciale: la possibilità che Chiara Poggi, vittima dell’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007, si sia effettivamente difesa durante l’aggressione.

Garlasco, verso l’incidente probatorio: periti pronti a esaminare nuove prove

Mentre gli investigatori continuano a esaminare vari elementi, tra cui un alibi di Sempio considerato poco solido, e sentono diversi testimoni, si avvicina l’inizio dell’incidente probatorio. Questo si svolgerà in contraddittorio tra le parti, con la presenza di consulenti nominati da accusa, difesa e parte civile.

In preparazione al 17 giugno, giovedì 12 i periti designati dalla gip Daniela Garlaschelli, la genetista Denise Albani dell’Università Tor Vergata di Roma e l’esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani, si recheranno alla caserma dei Carabinieri di via Moscova per prelevare 35 fascette paradesive contenenti 58 impronte rilevate sulla scena del crimine.

Poi, si sposteranno all’istituto di medicina legale di Pavia per ritirare altro materiale da analizzare, tra cui tamponi prelevati da Chiara, un frammento di tappetino del bagno, alcuni rifiuti e oggetti sequestrati nella casa di via Pascoli.

Il delitto di Garlasco: Chiara Poggi si è difesa? Il sospetto

Secondo gli investigatori, la dinamica dell’omicidio – che vede la giovane ferita e trascinata fino alle scale della villetta – potrebbe essere diversa da quella che ha portato alla condanna di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara, detenuto da 16 anni.

Attraverso la ricostruzione tridimensionale, il rilevamento preciso delle distanze tra tracce di sangue e impronte, e l’analisi dettagliata della scena del crimine con strumenti avanzati, la Procura di Pavia cerca di confermare un’ipotesi concreta: verificare se Chiara Poggi, la mattina del 13 agosto 2007, abbia tentato di difendersi o reagito al suo aggressore.

I pm, guidati dal procuratore Fabio Napoleone, stanno indagando su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, a cui è stato attribuito il Dna trovato sotto le unghie della vittima.

Chiara sarebbe stata colpita al volto e alla testa con un oggetto non ancora identificato, trascinata e fatta cadere lungo le scale della villetta di Garlasco.