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Giampaolo Pansa: la lettera dedicata al figlio Alessandro scomparso

Pansa

La lettera di Giampaolo Pansa pubblicata sul quotidiano "La verità" è un commovente ricordo del figlio Alessandro scomparso a 55 anni, lo scorso 11 novembre

“Caro Alessandro, la tua scomparsa improvvisa mi ha costretto a prendere atto di alcune verità. La prima è che nella vita di tutti giorni accade ciò che di solito avviene quando c’ è una guerra. Che cosa succede in una nazione coinvolta in un conflitto? L’ho visto con i miei occhi di bambino negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale: a morire sono sempre i giovani, mentre gli anziani la scampano. Insomma, la guerra rovescia lo stato naturale delle cose. Ma può accadere così anche se il mondo si trova in pace. Te ne sei andato a 55 anni. Mentre io sono ancora vivo quando ne ho 82.”

Quella di Giampaolo Pansa è una lettera a cuore aperto dedicata al figlio Alessandro, scomparso all’età di 55 anni. Vicepresidente della Feltrinelli ed ex ad di Finmeccanica, Alessandro è deceduto l’11 novembre scorso, colpito da un infarto improvviso dal quale non si è più ripreso. “Ti confesso che in questi giorni più di una volta mi sono domandato: perché il Padreterno non ha preso me, invece di te. Anche se avrebbe arrecato un grande dolore alla persona che amo di più al mondo, la mia cara Adele? Lo so, è una domanda senza senso: il perché lo conosce soltanto lui. Ma l’ ho pensato e credo che ci metterò del tempo prima di non chiedermelo più”. Questo scrive ancora il giornalista e scrittore nella missiva pubblicata dal quotidiano “La Verità”, il cui direttore è Maurizio Belpietro.

Giampaolo Pansa

Alessandro Pansa: chi era il figlio del giornalista

Alessandro Pansa era nato a Mortara, si era laureato alla Bocconi e aveva una grande passione per la finanza. Aveva avuto una lunga carriera lavorativa prima al Credito Italiano, poi in Euromobiliare. Era quindi passato alla Lazard, come banchiere d’affari per Enel, Wind e Poste. Nel 2001 era entrato in Finmeccanica, divenendone amministratore delegato. Nel novembre del 2005 era stato inoltre nominato presidente di Ansaldo Sts, società del gruppo, della quale era stato confermato nel ruolo nel 2008 e nel 2011. Aveva curato la quotazione in Borsa della società nel febbraio del 2006.

Poco prima del malore, Alessandro insegnava alla Luiss, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli. A narrare i giorni di scuola, le amicizie nate sui banchi e poi quelle nel mondo del lavoro è ancora il padre Giampaolo. “In questi giorni mi sono reso conto con gioia che avevi una vita intensa di affetti e di amicizie forti. Non la conoscevo anche se eri il mio unico figlio. Accanto a te c’ era un gruppo di amici, molto compatto e solidale. In parte erano stati anche loro allievi del liceo classico Manzoni che avevi frequentato a Milano, in parte erano allievi di altri licei della città. Tutti professionisti affermati, nella finanza, il tuo campo di attività, nelle banche e nella grande editoria libraria. Stavate bene insieme. Il lavoro che avevate scelto vi piaceva”.