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Giorgia Meloni in Parlamento: "C'è prima il diritto di non emigrare". Il governo non ferma gli sbarchi

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Giorgia Meloni, in Parlamento, ha dichiarato che dovrebbe esserci prima la possibilità di non emigrare. Il governo, intanto, non ferma gli sbarchi.

Giorgia Meloni ha parlato in Parlamento, spiegando che le persone dovrebbero avere prima il diritto di non emigrare. Il governo, intanto, non sta fermando gli sbarchi.

Giorgia Meloni in Parlamento: “C’è prima il diritto di non emigrare”

Giorgia Meloni ha tenuto un discorso in Parlamento, riguardo gli sbarchi. “Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato” ha dichiarato. Alla vigilia del Consigli europeo che si terrà il 23 e 24 marzo, la premier ha spiegato che “all’indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue. Per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa“.

Il governo non ferma gli sbarchi

Il governo per ora ha pronunciato moltissime parole, come quelle dei ministri Francesco Lollobrigida e Antonio Tajani, sulle “quote di immigrati regolari” da far arrivare legalmente sulla base di una non precisata “richiesta delle imprese“. Intanto, però, tra tutte queste parole, gli sbarchi clandestini continuano e sono a livelli record mai visti negli ultimi 12 anni. Il decreto Piantedosi per il momento sembra essere un totale fallimento e la presunta strategia di chiedere conto “all’Europa” sembra più che altro volta alla spartizione che al freno degli sbarchi.