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Giorgia Meloni sulla Legge di Bilancio: "L'Italia ha bisogno di figli"

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Intervistata dal Corriere a Il tempo delle donne, la Premier ha parlato del delicato tema della natalità e dei relativi incentivi

Nel corso dell’evento Il Tempo delle Donne, la Premier Giorgia Meloni ha avuto l’occasione di spiegare in un’intervista concessa al Corriere quali sono le sue attuali priorità per le italiane, riassumibili nel motto “Lavoro, figli e incentivi”.

Giorgia Meloni sulla Legge di Bilancio: “Viviamo in una nazione che ha bisogno di figli”

Nella prossima manovra, ma in realtà in tutta la strategia del Governo, la natalità è un tema centrale e fondamentale. La situazione nel nostro Paese d’altra parte è delicata più che mai, visto e considerato che secondo i dati Istat riferiti al 2022 in Italia si è arrivati ad un nuovo record negativo, con soli 7 nuovi nati ogni 1000 abitanti. Senza stabilità economica, in ogni caso, è difficile pensare che un nucleo familiare possa aver intenzione di procreare. Meloni, da questo punto di vista, ha dunque precisato:

Viviamo in una nazione nella quale da una parte abbiamo bisogno di figli. È anche un tema economico, ne abbiamo discusso tante volte e quindi non torno sui dati abbastanza drammatici con i quali ci confrontiamo”, ha affermato il presidente del Consiglio. E ha aggiunto: “In questa Manovra, siamo assolutamente convinti che il tema della natalità debba rimanere uno dei temi centrali. Il lavoro è un altro dei temi centrali e le due cose devono poter camminare insieme.

Meloni è però consapevole di quelli che possono essere i paletti rispetto agli obiettivi di natalità che il Governo auspica di raggiungere, e a proposito ha dunque aggiunto: “Dall’altra parte viviamo in una società nella quale è difficile cavarsela con le famiglie monoreddito”.

Donne e lavoro: una scelta difficile

Riuscire a conciliare maternità con la necessità o la voglia di lavorare e di rendersi indipendenti da un punto di vista economico non è certo una passeggiata. Da qui emerge il commento di Giorgia Meloni, che nel merito della questione ha precisato:

Mi pare che fossero piuttosto altri a dire che quando si voleva incentivare la natalità, in buona sostanza, si intendesse quasi combattere la possibilità per le donne di avere un lavoro. Credo che una società giusta è una società che non ti impone di fare questa scelta e che, se ti trovi a fare questa scelta, a dover rinunciare a dei figli perché vuoi un lavoro non sei libero. Questa è la ragione per la quale se lei guarda i primi provvedimenti di questo governo, i provvedimenti che noi abbiamo concentrato sul tema della natalità sono legati prevalentemente al lavoro. Penso al tema del congedo parentale che abbiamo esteso nella scorsa Manovra. E penso al tema che quando abbiamo esteso il beneficio marginale, cioè il fringe benefit, l’una tantum che il datore di lavoro può riconoscere, aggiuntivo, al lavoratore, che viene totalmente detassato. Noi lo abbiamo legato prioritariamente ai lavoratori che avevano figli. E questo è stato oggetto di polemica, cioè si diceva che fosse una discriminazione.