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Giornata della Memoria: significato e perchè si celebra

Giornata della Memoria

Oggi, venerdì 27 gennaio, è la Giornata della Memoria. Scopriamo insieme la sua origine e il motivo per cui si celebra questa giornata.

La Giornata della Memoria si celebra il 27 gennaio di ogni anno, per ricordare le vittime della Shoah. Scopriamo insieme qual’è la sua origine e il motivo per cui viene celebrata. 

Giornata della Memoria: significato e perchè si celebra

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono vicino alla città polacca di Auschwitz e scoprirono il campo di concentramento nazista. I soldati russi trovarono circa 7.000 prigionieri che erano stati lasciati nel campo dai tedeschi, che erano scappati. Tra questi molti erano bambini e una cinquantina aveva meno di otto anni. Secondo i dati dell’US Holocaust Memorial Museum, i soldati delle SS hanno ucciso circa 960 mila ebrei, oltre a 74 mila polacchi, 21 mila rom, 15 mila prigionieri di guerra sovietici e 10 mila persone di altre nazionalità. Un dato che contraddice quando stabilito dal processo di Norimberga, in cui si è parlato di 5.700.000 di morti. La Giornata della Memoria vuole ricordare questo genocidio.

La parola Shoah indica lo sterminio degli ebrei da parte della Germania nazista e degli alleati. In lingua ebrea significa “tempesta devastante“. Tra questo termine e il termine olocausto ci sono alcune differenze. Con olocausto si fa riferimento ad una forma di sacrificio praticata nell’antichità, in cui la vittima veniva bruciata. La parola Shoah definiva un sacrificio che poteva, e doveva, essere evitato. I Parlamenti hanno votato per la creazione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio, nel 1996 in Germania e nel 2000 in Italia. Nel 2005 le Nazioni Unite hanno proclamato una giornata di lutto internazionale, confermando la data della liberazione del campo di Auschwitz.

Le parole di Primo Levi e la Giornata della Memoria in Italia

Primo Levi, nel suo romanzo Se questo è un uomo, affermava che il compito è quello di conoscere e ricordare. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le vostre” aveva dichiarato l’autore. Per questo motivo è nata la Giornata della Memoria, in cui gli Stati membri delle Nazioni Unite vengono esortati a “sviluppare programmi educativi per infondere la memoria della tragedia nelle generazioni future e impedire che il genocidio si ripeta“. In Italia la Giornata della Memoria è stata istituita con la legge del 20 luglio 2000, per ricordare la Shoah e “le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. E tutti coloro che si opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati“.