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Grandi Opere, scontro tra Lega e M5S

Grandi Opere, scontro nel governo

Il Movimento è da sempre contrario alla realizzazione di Tav e Tap, mentre per Lega e centrodestra sono infrastrutture importanti per il Paese.

Il governo gialloverde si spacca sulla questione Grandi Opere, in particolare sulla costruzione di Tav e Tap. Ad avanzare critiche è soprattutto Barbara Lezzi, ministro per il Sud ed esponente del Movimento. Su Facebook la Lezzi ha dichiarato che il Mezzogiorno, prima che del gasdotto, ha bisogno di altre infrastrutture. Le priorità del Paese sono altre: “Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti dissesto idrogeologico, energia pulita”.

Il Movimento e la Lega

Le parole della Lezzi sono in linea con la politica seguita dai grillini, da sempre contrari a Tav, Tap e altre Grandi Opere, come ha ricordato anche Alessandro Di Battista. Una visione ben diversa da quella del Carroccio, Salvini in primis, che dal palco di Cervia ha sottolineato i vantaggi della Tap. Il gasdotto permetterebbe infatti di risparmiare il 10% dei costi relativi all’energia. Positivo anche il giudizio su Terzo Valico, mentre il vicepremier ha mostrato maggiore cautela sulla Tav. Durante la festa leghista a Capriata d’Orba, in Piemonte, Salvini ha espresso la volontà di dialogare e trovare un accordo con i Cinque Stelle, “gente affidabile, concreta, con voglia di fare bene le cose”.

Forza Italia con la Lega

Forza Italia sostiene l’allegato leghista. Su Facebook Mariastella Gelmini ha definito la Tav una “infrastruttura fondamentale per il nostro Paese in ottica di un migliore scambio delle merci e per collegare in modo strategico e intelligente le regioni del Nord all’Europa”. La deputata ha criticato il clima di incertezza generato dall’opposizione del Movimento, in particolare dal silenzio di Di Maio e Conte e da Toninelli, che butta “la palla in tribuna senza dire una parola conclusiva sulla vicenda”.