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Grecia, Msf per protesta chiude hotspot a Lesbo.

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Decisione dopo incontro Ue-Turchia, "saremmo complici sistema disumano". Gli hotspot in Grecia erano stati inaugurati solo pochi mesi fa dopo pressione dell'Europa. LA DECISIONE, ALTRA MOSSA NELLO SCACCHIERE - Quanto sta accadendo sulla questione migranti in Europa ha ripercussioni in tutte le zo...

Decisione dopo incontro Ue-Turchia, “saremmo complici sistema disumano”.

Gli hotspot in Grecia erano stati inaugurati solo pochi mesi fa dopo pressione dell’Europa.

LA DECISIONE, ALTRA MOSSA NELLO SCACCHIERE – Quanto sta accadendo sulla questione migranti in Europa ha ripercussioni in tutte le zone del continente, e se anche chi aiuta gli ultimi decide di fare un passo indietro, allora la situazione si fa veramente grave. I fatti sono questi: MSF ha deciso di chiudere le proprie attività all’hotspot di Moria, sull’isola di Lesbo, in Grecia, una decisione presa a seguito dell’accordo tra l’Unione Europea e la Turchia che porterà al ritorno forzato di migranti e richiedenti asilo dall’isola greca. In più l’Europa ha anche finanziato la Turchia per la gestione di questi migranti di ritorno. Far tornare le popolazioni dal luogo in cui hanno cercato a tutti i costi di scappare è per medici senza frontiere una barbarie che non pò trovare alcun tipo di appoggio. Decisione presa anche dall’Agenzia Onu per i rifugiati, l’UNHCR. Da tempo entrambe le organizzazioni denunciano quanto sta accadendo in Turchia e la politica feroce di Erdogan

COSA PERDE LA GRECIA – Dal luglio 2015, MSF ha fornito consultazioni mediche e supporto psicologico, ha distribuito beni di prima necessità e ha curato attività legate alla fornitura di acqua e servizi igienici nel campo di Moria, a Lesbo. Complessivamente, Medici Senza Frontiere ha effettuato 24.314 consultazioni sull’isola di Lesbo, di cui 12.526 a Moria. Gli psicologi di MSF hanno assistito 401 persone in sessioni individuali e curato 584 sessioni di gruppo con 3532 partecipanti. I volontari stavano anche fornendo rifugi temporanei e trasporto tra il nord dell’isola e i centri di registrazione di Moria e Kara Tepe. Fino al 13 marzo MSF ha trasportato 12.952 nuovi arrivati. Ciò che resta, per fortuna, non è poco: MSF continuerà a gestire il proprio centro di transito a Mantamados, con prima assistenza ai nuovi arrivati e le attività di soccorso in mare sulle coste settentrionali dell’isola