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Matteo Bassetti lancia l’accusa contro i tamponi rapidi fatti in farmacia: “Potremmo avere Green pass che attestano il falso”.
Bassetti sul Green pass: “Il vaccino è l’unica soluzione”
Il professore e direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, è tornato ad esprimersi in materia di Certificazione verde. Come noto, è favorevole all’utilizzo dello strumento Green pass, ma ha più volte ribadito che dovrebbe essere rilasciato soltanto ai vaccinati, mentre dovrebbe essere eliminato quello ottenuto in seguito ad un tampone:
«Se oggi fai un tampone e vai a lavorare dopo due giorni, nel frattempo potresti essere diventato positivo al Covid perché stavi già incubando l’infezione».
Green pass, Bassetti: l’attacco alle farmacie
Questa volta l’infettivologo si è scagliato contro tutte quelle farmacie che effettuano tamponi “non invasivi”, alcuni addirittura senza entrare nelle narici:
«Alcuni colleghi mi hanno riferito che ci sono sempre più persone e pazienti che parlano di mappe delle farmacie dove fanno tamponi non invasivi, ovvero dove con il tampone entrano a malapena nella narice o addirittura lo appoggiano sul naso e durano meno di un secondo. Tamponi praticamente non eseguiti e inutili che risultano sempre negativi».
Green pass, Bassetti: possibili certificazioni false
La critica mossa ai farmacisti che effettuano tamponi troppo leggeri è che di conseguenza rilasciano dei Green pass che potrebbero essere falsi. La maggior parte di coloro che si sottopongono a tamponi periodicamente lo fanno per andare al lavoro, e quindi il rischio di trasmissione del virus cresce:
«È scandaloso. Potrebbero esserci migliaia e migliaia di persone con Green pass che attesta il falso. Spero che i Nas vorranno rapidamente procedere con controlli a campione. Lo dico da tempo che questo è oggi il vero business. Tamponificio Italia Spa».