Putin sarebbe ben lontano dalla volontà di raggiungere un accordo di pace con l’Ucraina. E lo proverebbe l’ultimo pesantissimo attacco sferrato nelle scorse ore con il lancio di 810 droni e 13 missili, andando a colpire anche, per la prima volta, la sede del governo. Tanto da rendere inevitabile una reazione dell’Ue a suon di dichiarazioni a cominciare da Macron che, nel corso di una telefonata a Zelensky, ha sottolineato: “Mosca non vuole la pace”.
E della premier Giorgia Meloni che in una nota ha ribadito: “La Russia sembra più interessata ad aumentare la ferocia dei suoi attacchi contro l’Ucraina che a un percorso negoziale per la conclusione delle ostilità. Nell’essere vicina al popolo ucraino, l’Italia, assieme ai partner occidentali, continuerà a fare la sua parte perché le ragioni di una pace giusta e duratura possano prevalere su quelle dell’aggressione indiscriminata”.
Russia, nuovo attacco contro Kiev: colpita per la prima volta la sede del Governo
Nonostante il massiccio lavoro delle forze di difesa aerea ucraine che sono riuscite a neutralizzare 747 droni russi e quattro missili da crociera Iskander-K alcuni di essi sono riusciti a bucare le difese e raggiungere gli obiettivi. Uno di questi è la sede del governo: “Per la prima volta, il tetto e i piani superiori della sede del governo sono stati danneggiati a causa di un attacco nemico”, ha confermato la prima ministra Yulia Svyrydenko su Telegram, pubblicando foto che mostrano incendi sviluppati all’interno del grande edificio ubicato vicino alla presidenza e al parlamento.
Complessivamente, nel corso della notte, sono stati lanciati 810 droni e 13 missili come confermato da diversa media ucraini citando il bollettino su Telegram del comando dell’aeronautica. Si tratta di un quantitativo record guardando ai precedenti attacchi dall’avvio della guerra.
Attacco russo da record su Kiev: la reazione di Macron
“Il mondo deve rispondere a questa distruzione non solo con le parole, ma con i fatti. Dobbiamo rafforzare la pressione delle sanzioni, soprattutto contro il petrolio e il gas russi”, ha affermato la premier. Come dichiarato da Kiev sono stati rilevati 805 tra droni d’attacco tipo Shahed e droni-esca oltre a 9 missili da crociera Iskander-K e 4 missili balistici Iskander-M/Kn-23. Complessivamente sono state 37 le località prese di mira, alcune delle quali raggiunte dalle testate andate a segno o da frammenti conseguenti al loro abbattimento. Il bilancio è drammatico: si contano almeno quattro morti (anche bambini) e decine di feriti. Oltre all’edificio governativo sono stati danneggiati anche diversi grattacieli a Kiev.
Macron ha telefonato a Zelensky e nel corso del loro lungo colloquio telefonico avrebbe ribadito la vicinanza della Francia all’Ucraina condannando l’offensiva di Mosca. “La Francia – si legge in un comunicato del ministero degli Esteri – condanna con la massima fermezza gli attacchi” che “rappresentano una nuova escalation e dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che la Russia ha alcuna intenzione di pace”.