> > Ibiza, morso da un ragno perde tre dita: "Ho sentito solo una piccola puntura"

Ibiza, morso da un ragno perde tre dita: "Ho sentito solo una piccola puntura"

uomo morso da ragno

Dramma in vacanza dove un giovane originario del Galles è stato morso da un ragno, mentre si trova a Ibiza. Perde tre dita.

Una vacanza rovinata è dir poco per un giovane, la cui mano è stata morsa da un ragno mentre si trovava ad Ibiza con alcuni suoi amici. Il tutto sarebbe partito da quello che sarebbe sembrato all’inizio una banale puntura: “Ho sentito una piccola puntura sulla mano e non ci ho pensato. Sono rimasto fuori con i miei amici, ho bevuto un paio di drink e poi sono tornato nel mio appartamento per andare a dormire”, ha dichiarato il giovane nella testata locale WalesOnline. La ferita che è irrimediabilmente danneggiata nel giro di poco tempo ha portato all’amputazione di alcune dita della mano.

Uomo morso da ragno, reso necessario l’intervento chirurgico

Il giovane originario del Galles ha raccontato alla testata locale Wales Online che tutto è iniziato da una semplice sosta al tramonto con i suoi amici, quando un ragno ha morso la mano rendola violacea e piena di traumi. quindi una serie di dolori che li ha definiti “lancinanti”. “Sono tornato alla clinica e stavano chiudendo e poiché stava peggiorando mi hanno detto di andare all’ospedale principale – Hospital Can Misses. Lì, non appena hanno visto la mia mano mi hanno messo subito su una flebo endovenosa. Hanno fatto un test con un tampone e hanno guardato le incisioni e sono giunti alla conclusione che si trattava di un morso di un ragno”

Uomo morso da ragno, “o fatto terapia in camera iperbarica”

Nel corso del suo racconto, il giovane ha reso noto di aver fatto terapia in camera iperbarica “Ho iniziato a fare la terapia in camera iperbarica, che non avrei potuto fare se fossi tornato a casa. Ti dà l’impressione di essere in un sottomarino in una camera di decompressione e poi hai un maschera di ossigeno.”

Uomo morso da ragno, “L’ospedale era fantastico”

Il giovane ha poi proseguito ringraziando l’ospedale per l’impegno profuso del personale medico e sanitario: “L’ospedale è stato fantastico. Tutte le infermiere erano così premurose e i dottori mi scrivono ancora e-mail chiedendomi se sto bene. Inizialmente ero lì da solo per tre giorni, poi mio padre è arrivato per sistemare il lato economico della faccenda – per fortuna la tessera sanitaria europea copriva tutto. Mio padre poteva entrare a trovarmi, è stato un bene avere un po’ di compagnia“.