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Il cartello provocatorio in una tabaccheria di Arezzo: "Si accettano solo pagamenti in rubli"

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"Ho messo questo cartello come segno di pace ma anche di provocazione": così ha spiegato il titolare della tabaccheria. Appesa anche la bandiera ucraina.

Mentre la Russia minaccia l’Occidente pretendendo il pagamento del gas in rubli, il titolare di una tabaccheria di Arezzo ha esposto un cartello come provocazione: di cosa si tratta?

Il cartello di una tabaccheria di Arezzo: “Solo pagamenti in rubli”

Tra Superenalotto e Gratta e vinci, la tabaccheria di Arezzo finita al centro della cronaca è particolarmente conosciuta e frequentata in città. Su una vetrina del negozio, il titolare ha deciso di esporre un cartello giallo con la scritta in rosso. “Si accettano solo pagamenti in rubli”, si legge. Si tratta di un’evidente provocazione che ha piena attinenza con lo scenario economico attuale.

A commentare il gesto, che non poteva passare inosservato, è stato lo stesso titolare della tabaccheria, situata nella centrale via Petrarca. “Ho messo questo cartello sia come segno di pace ma anche di provocazione, ha dichiarato Anthony Brucato. Poi ha precisato: È talmente brutta questa cosa che in pochi possano decidere del destino di milioni di persone, lo trovo assurdo. Allora ho pensato di attaccare alla vetrina questo cartello, come provocazione certo, ma, ripeto, anche come messaggio di pace. Comunque ancora non si è presentato nessuno a riscuotere le vincite in rubli. Ma il gesto è stato notato e capito da tutti.

Sulla stessa vetrina, Brucato ha appeso una bandiera ucraina e il disegno di una colomba con in bocca la bandiera della pace. A tal proposito, ha commentato: “Io sono solo una formica, ma se tutte noi formiche ci uniamo, anche con un gesto semplice ma unitario, possiamo far capire ai potenti che devono governare i loro Paesi per farli diventare floridi e non divertirsi a fare la guerra”.