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Delitto di Cogne: cosa fa Annamaria Franzoni oggi (e come la televisione italiana si occupò del caso)

Annamaria Franzoni

Venti anni fa una data cruciale e terribile nella storia dei crimini italiani: avvennero il delitto di Cogne e l'arrivo della televisione "nelle indagini"

Esce quest’oggi (nell’anno del ventennale del tragico evento, avvenuto nel 2002) l’approfondito podcast de Il Post dedicato al delitto di Cogne, uno dei casi di cronaca nera più misteriosi e inquietanti della storia italiana.

“Indagini”, questo il nome del podcast, affronta e approfondisce il tema dell’arrivo della televisione italiana “nelle indagini”, con una vera “svolta” di costume e per certi versi anche di procedura. L’omicidio del piccolo Samuele Lorenzi e la avicenda giudiziaria ed umana di Annamaria Franzoni sono la nuova storia di Indagini, il podcast del Post sui casi di nera approdati in dibattimento.

La telefonata del 30 gennaio 2002

L’antefatto è tristemente noto: il 30 gennaio 2002 al 118 da Montroz, una frazione di Cogne, in Valle d’Aosta, arrivò una telefonata di una donna che chiedeva aiuto perché suo figlio stava male, vomitava sangue. Il bambino, si sarebbe scoperto, non era stato male, era stato ammazzato. Samuele Lorenzi aveva quattro anni e sua mamma si chiamava Annamaria Franzoni. Quel delitto segnò lo spartiacque forse come nessun altro fra le indagini accertative e quelle scientifiche, con molte perizie che utilizzarono una tecnica allora quasi sconosciuta in Italia, la “bloodstain pattern analysis”.

Il delitto di Cogne e l’arrivo della televisione

Cos’è? Si tratta “dell’analisi della morfologia delle tracce di sangue” sulla scena del crimine e la loro dimensione “per poter capire la direzione da cui provengono e la dinamica di ciò che è avvenuto”. E la televisione in quel caso divenne mezzo di strategia processuale, incarnato dal durissimo scontro fra la procura e il difensore della madre accusata di aver ucciso il figlio: Carlo Taormina. Ecco, in sintesi questo narrano fino ad esito giudiziario le due nuove puntate di Indagini, con un podcast e con disponibilità sono disponibili da oggi sull’app del Post e sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcast, Amazon Music e Google Podcast.

Cosa fa oggi Annamaria Franzoni

A due decadi di distanza dall’evento che le avrebbe per sempre cambiato la vita, Annamaria Franzoni oggi ha in mano la gestione dell’agriturismo di famiglia a Monteacuto Vallese, una piccola frazione del comune di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna.

La Franzoni vive ancora con il marito, Stefano Lorenzi, con il quale subito dopo la morte del figlio Samuele aveva avuto un altro bambino, Lorenzo.

Annamaria Franzoni torna nella villetta di Cogne

Secondo quanto riporta il magazine Giallo, la Franzoni è tornata nella casa dove si consumò la tragedia lo scorso Ferragosto, anche non è di certo la prima volta visto che lei e il marito, a quanto pare, si recano sul posto almeno una volta all’anno. Negli scatti apparsi online vediamo la villetta tutt’ora in ottime condizioni, con fiori sui balconi e un giardino curato.

Un documentario ha ricostruito quel giorno orribile

Non soltanto Il Post si è occupato di recente del chiacchieratissimo caso di cronaca. In occasione del ventennale dell’omicidio anche Sky aveva approfondito il caso di cronaca, con un documentario trasmesso in due puntate sul canale 119 (Il delitto di Cogne) che ha ricostruito quel giorno terribile grazie alla voce di giornalisti, magistrati, e dell’avvocato della Franzoni, Carlo Taormina.