> > Il no di Londra ai rifugiati ucraini che non hanno parenti nel Regno Unito 

Il no di Londra ai rifugiati ucraini che non hanno parenti nel Regno Unito 

Il premier britannico Johnson

Cosa succede quando un paese non più parte dell'Ue non applica la direttiva di protezione temporanea: che c'è il no di Londra ai rifugiati ucraini

Brexit e guerra fra Russia ed Ucraina, con Londra che non applica la direttiva di protezione temporanea e dice no ai rifugiati ucraini che non hanno parenti nel Regno Unito. Il dato è che la linea del governo britannico sta facendo infuriare l’Europa e in particolare il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin in nome del paese che oggi ha la guida di turno Ue. Questa misura, secondo le ong, sta causando “confusione e ulteriore angoscia e persone già vulnerabili”.

Effetto Brexit, Il no di Londra ai rifugiati ucraini

Secondo Darmanin Londra starebbe respingendo anche gli ucraini che avrebbero diritto all’accoglienza nel Regno Unito. A Calais i britannici hanno mandato indietro 150 ucraini con l’invito a cercare rifugio a Parigi o a Bruxelles per provare a ottenere il visto un consolato del Regno Unito. Insomma, uno scaricabarile anche malevolmente sardonico.

La lettera di Darmanin alla ministra Patel

E Darmanin ha scritto una lettera alla ministra dell’Immigrazione britannica, Priti Patel: “È imperativo che la vostra rappresentanza consolare eccezionalmente e per tutta la durata di questa crisi sia in grado di rilasciare visti per il ricongiungimento familiare in loco a Calais”. Ma Patel ha risposto che il Regno Unito “non sta respingendo nessuno e sta facendo tutto il possibile”.